È vissuta solamente 36 anni ma il suo ricordo è ancora vivo. Marilyn Monroe è un mito del mondo del cinema. Nessuna attrice, finora, l'ha saputa eguagliare. Marilyn era unica. Come molti altri grandi artisti, la vita della Monroe è stata brevissima. A distanza di 54 anni, la sua morte è ancora avvolta nel mistero.

Marilyn Monroe: infanzia difficile

Grazie al suo estro, al suo fascino e al suo carisma, Marilyn Monroe seppe ben presto farsi notare ad Hollywood. Film come "Eva contro Eva", "Gli uomini preferisconole bionde" e "A qualcuno piace caldo" sono diventati dei veri cult: non dovrebbero mai mancare nel repertorio dei cinefili.

Più che pellicole sono delle vere opere d'arte. La carriera di Marilyn fu stellare; la vita privata, invece, costellata da momenti bui.

L'infanzia di Marilyn Monroe non fu certamente facile: dovette crescere senza i genitori, iniziando presto a svolgere gli più svariati mestieri. A un certo punto il successo. Marilyn diventò, improvvisamente, la donna più ricca e famosa al mondo. Finalmente, per Norma Jeane Mortenson Baker Monroe, arrivò la rivincita. Dopo un'infanzia difficile, fatta di stenti e miseria, giunsero popolarità e ricchezza. Furono proprio questi due fattori, paradossalmente, a stroncare l'attrice di Los Angeles.

Cadavere Marilyn Monroe ritrovato nella villa di Brentwood

Il cadaveredella Monroe venne ritrovato il 5 agosto del 1962 nella villa di Brentwood, un sontuoso immobile che era stato ristrutturato da poco.

L'attrice spese molto per la ristrutturazione di tale magione.

La morte di Marilyn Monroe è stata dovuta, ufficialmente, a un'overdose di barbiturici. Sul decesso della star losangelina, però, sono state avanzate varie ipotesi, tra cui quella dell'omicidio. Anzi, nel libro "L'omicidio di Marilyn Monroe: Caso Chiuso", gli autori Jay Margolis e Richard Buskin sostengono che l'attrice venne uccisa da soggetti ingaggiati da Robert Kennedy.

Marilynera al corrente degli "sporchi segreti" della famiglia Kennedy e Robert temeva che potesse rivelarli. Nel libro, inoltre, viene sottolineato che fu lo psichiatra Ralph Greenson a somministrare alla Monroe la dose mortale di barbiturici.