Perché il Natale, a Taranto, inizia il giorno di Santa Cecilia. Come ogni anno, la tradizione vuole che, tra la notte del 21 e del 22 novembre, si preparino le pettole. Ma come sono nate? E come si preparano? La leggenda narra che, il giorno di Santa Cecilia, una massaia si alzò per preparare il pane. Mentre l’impasto era in lievitazione, la giovane donna, attratta dal suono delle zampogne, decise di scendere per strada e seguire gli zampognari tra i vicoli della città. Al suo ritorno, l’impasto era lievitato al punto tale da rendere impossibile la preparazione del pane.

Allora, la donna, cominciò a friggere nell’olio l’impasto tagliato a pezzi, proponendo ai figli, come colazione, il nuovo piatto che chiamò “Pettel” (a causa della somiglianza ad alcune focacce, che in dialetto tarantino venivano chiamate “pitte”). Ma come si preparano?

Ingredienti

Ecco tutto quello che serve per preparare le pettole tarantine:

  • 500 grammi di farina di semola
  • ¼ di lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaino di zucchero semolato
  • 2 cucchiaini di sale
  • Acqua tiepida q.b.
  • Olio di semi

Procedimento

Sciogliete in un bicchiere d'acqua tiepida il lievito con lo zucchero. In una coppa alta, versate la farina, il sale ed il bicchiere preparato in precedenza. Poco alla volta, aggiungete altra acqua tiepida, e mescolate l'impasto aiutandovi con le mani, fino a quando non risulti liscio, elastico ed appiccicoso.

Dopodichè, far riposare l'impasto per circa 5 ore, affinché lieviti al meglio. Passate le ore di attesa, si può procedere alla frittura delle pettole. La frittura va fatta a immersione in una pentola dai bordi alti, colma d'olio. È necessario che saldiate l’olio fino a quando non inizia a fare le prime bollicine. Adesso, aiutandovi con un cucchiaio bagnato, prelevate l’impasto a cucchiaiate e spingetelo nell’olio, aiutandovi l’indice della mano.

Le pettole inizieranno a gonfiarsi fin da subito. Muovetele e giratele in continuazione fino a quando non raggiungono una colorazione dorata. Dopodichè rotolatele in un piatto con zucchero semolato e servitele calde.