Lo ha detto il Ministro per la semplificazione Marianna Madia: "abbiamo bisogno di persone competenti di ITC, vogliamo i giovani per la rivoluzione digitale, irresponsabile chi ci ostacola" , lo ha affermato la Commissione Europea: Internet è il futuro, bisogna formare i giovani alla codifica. Insomma il mondo digitale finalmente è entrato oltre che nell'Agenda anche nel "linguaggio" politico.

Il Vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes recentemente ha affermato: "Le giovani generazioni, in particolare hanno bisogno di competenze digitali come la codifica.

Nel prossimo futuro la codifica sarà fondamentale per un buon lavoro ed essenziale per l'avvio di un'impresa".

E' evidente che tutti cominciamo a porci il problema di una comunicazione efficace, oltre che efficiente. La codifica è importante per riconoscere i segnali - siano essi telematici, scritti, audiovisivi, semantici, ecc. - e per poterli interpretare in modo corretto.

Così Neelie Kroes ha dato l'avvio alla seconda edizione della Settimana Europea del codice, che si terrà dall'11 al 17 ottobre 2014. L'evento è aperto alla partecipazione di tutti, basta inviare idee e proposte twittando con l'hastag #coding o #codeEu, cui sono state dedicate pagine twitter che già registrano un gran numero di commenti.

Perché è importante la codifica?

Ogni interazione tra uomo e computer è disciplinata da un codice. Se si crea una web app, o si vuole seguire le indicazioni GPS quando si guida o se si vuole giocare on line, oppure si ha il desiderio di rivoluzionare le proprie interazioni sociali con le chat, insomma qualunque azione si voglia fare utilizzando la tecnologia digitale, è necessario conoscere ed interpretare bene il codice che è alla base.

Codice e programmazione sono dunque fondamentali per la comprensione di un mondo sempre più iper-connesso.

Nel prossimo futuro saranno necessarie competenze di base di codifica in tutti i posti di lavoro. Più del 90% delle occupazioni professionali, al giorno d'oggi, richiede una certa competenza ICT. Infatti i professionisti informatici sono un pilastro fondamentale della forza lavoro moderna in tutti i settori dell'economia europea, con una domanda in crescita annualmente del 3%.

Persino i mondiali 2014 si sono affidati alle tecnologie della comunicazione. Ci sono molti posti vacanti in questo settore in Europa, che non possono essere riempiti, nonostante l'alto livello di disoccupazione. Si parla di una carenza fino a 900.000 professionisti ICT che dovrebbe essere coperta entro il 2020.

Per rendere le carriere ICT più attraenti l'Europa già a marzo 2013 ha avviato l'iniziativa "Grande Coalizione per Digital Jobs", un partenariato europeo multi-stakeholder che mira a facilitare la cooperazione tra le imprese, fornitori di istruzione, attori pubblici e privati, ​​per affrontare il divario nelle competenze digitali nel mercato del lavoro europeo anche attraverso la modernizzazione dell'istruzione.