Torino. Il personale delle Molinette, tanti ammiratori. amici e conoscenti.

Ordinata la lunga fila di persone che non vuole mancare a rendere omaggio alla camera ardente alle Molinette di Torino, aperta dalle ore sette alle ore tredici, a Giorgio Faletti, scrittore e comico, attore e cantante, che si è spento venerdì scorso nell'ospedale del capoluogo piemontese, dopo una lunga malattia.

Nella semplice camera allestita in sua memoria il libro per firme e qualche sedia di lato la bara.

La salma sarà quindi trasferita ad Asti, dove la camera ardente è allestita nell'atrio del teatro Alfieri, dalle 15 alle 19 oggi, e ancora domani, dalle 10 alle 15.

Ci si incamminerà poi in corteo, dove la bara raggiungerà piazza San Secondo e la sua basilica Collegiata di San Secondo, per il rito funebre.

Per Asti giorno di lutto cittadino.

Alcune citazioni di Giorgio Faletti, tanto per ricordalo così:

( da Io uccido)

"L'uomo è uno e nessuno. Porta da anni la sua faccia appiccicata alla testa e la sua ombra cucita ai piedi e ancora non è riuscito a capire quale delle due pesa di più. Qualche volta prova l'impulso irrefrenabile di staccarle e appenderle a un chiodo e restare lì, seduto a terra, come un burattino al quale una mano pietosa ha tagliato i fili".

( da Io sono Dio )

" Uomini hanno vissuto per pensare e altri non hanno potuto farlo per essere stati costretti alla sola incombenza di sopravvivere".

( da Appunti di un venditore di donne)

"Per ogni uomo c'è un area della vita compresa nel perimetro sacrosanto dei cazzi suoi. La cosa più difficile è capire, per ognuno, quanto è estesa quest'area".

(dal suo sito internet)

"Ho sempre sostituito la paura di non farcela più con la speranza di farcela di nuovo".