Antico e Moderno, acquisizioni e donazioni della Fondazione Carisbo per la storia di Bologna ( 2001-2013), una mostra da non perdere per gli amanti del 600 sino al 28 settembre a Bologna. C'è una mostra da non perdere per chi è appassionato di pittura del 600 ed è quella inaugurata il 27 giugno e che rimarrà aperta sino al 28 settembre nelle stanze di Palazzo Fava a Bologna. Ma per chi volesse completare il quadro delle acquisizioni deve recarsi nei locali di Casa Saraceni, proprio dietro San Petronio e lì troverà in visione anche le opere di Arturo Martini.

A palazzo Fava sono presenti le opere donate alla Fondazione, nell'altra quelle che la Fondazione ha acquistato presso privati e sul mercato antiquario. Sempre mediante la visita si può consultare una pubblicazione con gli interventi dei migliori specialisti circa le opere presenti nella collezione.

Nella collezione di Palazzo Fava si può ammirare ad esempio un'opera di Guido Reni 'Lucrezia preordina il suicidio' che come tutte le opere del Reni si staglia sulle altre per quell'incarnato bianco-argenteo che solo Reni sapeva rendere, ma accanto a questa ci sono opere di Gian Giacomo Sementi, allievo del Reni, come un 'Amor vincit omnia' del 1615-1620 ed una scultura in marmo bianco raffigurante una fanciulla davanti ad un teschio.

La visita nelle sale di Palazzo Fava è ovviamente allietata dal ciclo dei grandi affreschi dei Carracci oltre che da quadri che risultano essere dei ritratti.

Ancor più interessante quella presso casa Saraceni dove accanto a quadri di ambiente e di paesaggi come 'La villa di campagna'di Luigi Bertelli (1832-1916) sono esposte opere di Arturo Martini .

Di Arturo Martini si può ammirare 'La madre folle' ( 1929), 'Dedalo e Icaro' e la 'Carità', oltre alla Piccola Odalisca e l'Amplesso conservate invece presso Palazzo Pepoli. Tra le acquisizioni merita di essere ricordato il noto affresco con la Madonna del ricamo di Vitale da Bologna,capolavoro del Trecento bolognese pervenuto grazie alla donazione di Maria Grazia Cuccoli, i nuclei di dipinti provenienti dalla generosità della Dott.

Maria Antonietta Di Marzio Gaist e opere appartenute al Prof. Quirino Di Marzio luminare dell'oftalmologia. Sempre presso Casa Saraceni si può ammirare un filmato che ricostruisce la vita di donne distintesi nel corso dei secoli come intellettuali e studiose di fama.

La visita in questi due luoghi risulta essere particolarmente suggestiva in quanto si ha modo di ammirare la grandezza artistica di epoche del passato ma in particolare del seicento, secolo storicamente complesso e quanto mai turbolento e osservare come dopo la lezione caravaggesca la ricerca della luce ha seguito percorsi faticosi e turbolenti. Forse il fascino dei quadri del seicento sta proprio in questa oscurità che s'ammanta di una luce trasversale, per cui l' effetto è sempre comunque di una luce di risultanza. La mostra è curata dal Conservatore delle collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna, Angelo Mazza.