Nacquea Malaga, in Spagna, nel 1881 e fu protagonista assoluto dell’Arte nel corso dell’interoNovecento. Divenne presto l’ineludibile legame ed il dominante snodo tra latradizione che lo precedette e la modernità che la sua stessa operasollecitò, generandone il profilo. Di Pablo Ruiz y Picasso, attore imprescindibile della creatività occidentale, scomparso nel 1973, giungono a Firenze numerose opere e accanto ad esse delle prove di alcuni suoi compagni di lavoro che contribuirono aconnotare l’innovatività dell’arte del XX secolo, quanto il profilo culturale diuna Spagna segnata da drammi eppure genialmente vivida e creativa.

Picasso fu tra gli artisti più singolari di quell’intervallotemporale, sia che figurasse clowns, saltimbanchi o sagome di grazia eterea; tanto chescomponesse - nella sua matura fase cubistao super  realistica - caratteristiche somatiche  o materiche, smontandone i perimetri e ri-assemblandone la geometria dei piani descrittivi. Dalla configurazione della sua drammatica ed epica Guernica, ai manufatti primitivistici modellati con una ceramica sapiente, l’artista segnò il passaggio culturale da un mondoclassicamente configurato al perimetro d’una inedita, critica e alternativacreatività, al contempo ironica e multi-prospettica.

Edunque, dal 20 settembre 2014 e fino al 25 gennaio 2015, a Palazzo Strozzi diFirenze irromperà tutta l'originalità di un aspetto dell’arte del Secolo breve,dedicata al protagonista malagueno, con l’ausilio di una rilevanteselezione di opere, anche funzionali per una valutazione comparativa in loco suquanto la sua capacità espressiva influisse sull’arte di Joan Mirò, Salvador Dalì, Maria Blanchard, JuanGris, Julio González.

In unsapiente allestimento autoriflessivo, l’effetto del genio creativo diPicasso si confronterà etico-esteticamente con l'humus concettuale da cui emerse eche reinterpretò tra realtà e iperrealtà, col suo afflato umano, la sua periziatecnica ed un estro che non rallentò mai la propria sollecitazionepropulsiva.

Saranno presenti in mostra a Firenze circa 90opere di questo imperituro mito della pittura e della scultura d'ogni tempo, accantoalle cui opere figurano quelle dei non pochi suoi complanari creativi, condipinti, disegni, incisioni, sculture ed un cortometraggio prodottocollaborativamente dalla Fondazione Palazzo Strozzi ed il Museo NacionalCentro de Arte Reina Sofia di Madrid, a sostegno di questo singolaremomento culturale toscano.

Tra le opere di maggior risonanza presenti al Palazzo, vanno elencateil “Ritratto di Dora Maar”, la “Testa di Cavallo”, Il “Pittore e la Modella”,nonché i dipinti di preparazione per il celeberrimo Guernica, mai esposti fuoridella Spagna.

La competente cura progettuale di Eugenio Carmona, storico dell’arte dell’Universitàdi Malaga, renderà dunque possibile apprezzare oggi l’eserciziografico-pittorico-scultoreo, modulato in un turbolento intervallo temporale della storiaeuropea, di un gruppo di artisti che volontariamente orientando le spalle allapropria terra madre, interpretarono un complesso frangente politico e culturale, raffigurandone e talvolta prefigurandone l’iconografiastorico-sociale, e connotando i caratteri di un tempo che seppe essere brevee tragico, quanto dinamico e geniale.