Lo spirito di questo film si potrebbe sintetizzare con una domanda cardine: è possibile vivere senza emozioni? Ma veniamo alla storia. Una ipotetica futuristica Comunità ha perso la memoria del passato. E' stato il Consiglio degli anziani, presieduto da Chief Elder (il premio oscar Meryl Streep) a volerlo per evitare le conseguenze negative che averla comporterebbe. Un mondo uniformato dove non esiste rabbia, ma nemmeno gioia, amore, è quello che quotidianamente gli individui della Comunità si trovano a vivere. Una iniezione quotidiana garantisce che le emozioni non riaffiorino. Soltanto una persona particolarmente intelligente e predisposta, il cosiddetto accoglitore di memoria, ha il privilegio e la responsabilità di conoscere e tenere memoria della storia. Quando tale individuo diventa anziano nasce l'esigenza di tramandare tali conoscenze ad un nuovo giovane accoglitore. L'anziano, interpretato da Jeff Bridges (anche lui premio oscar) diventa automaticamente il donatore (The giver). Il giovane pronto a ricevere le memorie è il protagonista, Jonas (interpretato da Brenton Thwaites). Jonas è intelligente, è per natura un ribelle e ben presto troverà scomodo e inadeguato il mondo fasullo in cui vive. Si rende conto che non è possibile percorrere un cammino esistenziale in cui non c'è gioia né dolore. Se ne convince ancor di più quando recepisce le emozioni date dalla musica (il donatore gliele fa conoscere suonando il piano) e quelle dell'amore che prova, corrisposto, per la bella Fiona (l'attrice israeliana Odeya Rush) anche se soffre ripercorrendo le memorie di eventi tragici come la guerra. Le memorie sono la verità, il Consiglio degli anziani rappresenta la menzogna. E' ciò che il donatore continua a ripetere anche al Cheaf Elder (che la pensa diversamente): nonostante tutti i problemi, tutte le sofferenze che la memoria comporta non si può prescindere da un bagaglio sentimentale ed emozionale che rende unica la razza umana. Senza di questo si delinea un destino in cui le persone sono degli automi e sostanzialmente non vivono. Emblematica è la frase che ripete spesso la madre di Jonas (Katie Holmes) ad uso correttivo quando quest'ultimo utilizza parole insolite per la Comunità, dice: "Precisione di linguaggio". Chi non rispetta le regole dev'essere redarguito, perfino eliminato per non nuocere alla collettività secondo un criterio assurdo, inaccettabile. Jonas ha le idee chiare, ha capito che qualcosa deve essere fatto per cambiare la realtà. E' lui quello che può superare i confini del mondo in cui vive e riattivare così la memoria perduta, così preziosa per il genere umano. Ma non può farcela completamente da solo. Il donatore, la ragazza che ama e l'amico più caro, Asher (Cameron Monaghan) sono dalla sua parte e gli daranno la forza per compiere l'impresa.