Incontrare l'opera di Max Klinger nella collezione privata della neuropsichiatra Paola Giovanardi Rossi in esposizione nelle sale di Palazzo Fava a Bologna non è proprio cosa da tutti i giorni. Le opere, perlopiù incisioni, ma anche dipinti e sculture dell'artista Max Klinger sono 116 in mostra presso le sale dipinte dai Carracci di uno dei Palazzi nobiliari più belli di Bologna. L'esposizione rimarrà aperta sino al 14 dicembre e visitarla è doveroso per chi ama il periodo della Secessione e magari ha già visitato la mostra di Klimt a Palazzo Reale dello scorso anno.

Max Klinger nasce il 18 febbraio 1857 e subito attraverso la frequentazione degli ambienti accademici manifesta un grande interesse per il disegno e l'incisione. Oltre a dedicarsi all'incisione attraverso quelle che chiama Opus,un insieme di acqueforti, bulini e litografie, egli lavora per Villa Albers a Stegliz, e famoso è il monumento a Beethoven a Lipsia.

Nelle sale di Palazzo Fava è possibile ammirare la serie completa delle sue Opus, e la sua fantasia , particolarmente spiccata, è tesa a cogliere oltre le apparenze i significati reconditi e misterici della vita. La sua opera può essere ben definita un viaggio nell'inconscio ed infatti tale mostra ben s'intitola 'Max Klinger. L'inconscio della realtà' .

Quello che è possibile vedere oggi è il frutto della generosità della neuropsichiatra Paola Giovanardi Rossi che ha ceduto in comodato gratuito alla Fondazione Carisbo la sua collezione. Le immagini sono quanto mai intriganti perchè concepite sotto l'influenza delle ricerche di Freud e perchè osservarle aiuta ancor meglio a penetrare il senso della vita.

Famosa è ad esempio 'Amore, morte e Aldilà' foglio 12 da intermezzi Opus IV. Si vede la morte che cavalca una strana biciletta, come le prime che uscirono nell'Ottocento, con ruote grandi, ma la Morte siede su una sella a forma di bara e sulla ruota anteriore il Dio Amore sta per scoccare la sua freccia. Dietro una creatura mostruosa sembra governare i movimenti della singolare bicicletta, e davanti al Dio un paesaggio da sogno, con in lontananza una serie di cipressi che si affacciano sulle acque limpide di un lago e in alto un cielo carico di luce con nubi iridescenti.

Entrare in questi giorni nella sale di Palazzo Fava è dunque uno spettacolo inarrivabile. Ricordiamo che l'artista fu amico e ammiratore del grande Bocklin, e che tale mostra si visita da martedì a domenica dalle 10 alle 19. I rimandi esoterici e inconsci sono numerosi e l'intera opera di questo poco noto artista è una viaggio nelle profondità della coscienza contemporanea. Per gli appassionati di questo periodo storico è un evento di assoluta importanza e un'occasione che difficilmente si ripeterà. Il biglietto costa 7 euro e dieci quello integrato.