E' iniziata il 16 dicembre e durerà fino al 21 l'ampia retrospettiva dedicata a Dario Argento al Cinema Trevi di Roma, in occasione della XIX edizione del Roma Film Festival condotto da Adriano Pintaldi. Un omaggio realizzato in tandem con Wonderland su Rai4 al veterano Dario Argento ma anche alla giovane promessa del cinema che fu e che oggi è sinonimo di horror italiano di qualità a livello internazionale. In collaborazione con il Centro Sperimentale, la XIX edizione di Roma Film Fest testimonia tutto il suo percorso di cineasta con una chicca che manderà in fibrillazione i suoi fan più accaniti: "Profondo Rosso" in versione ritoccata, che sarà nei cinema il prossimo anno e che gli valse il titolo di 'erede di Hitchcock'.

Profondo Rosso resta il capolavoro di Dario Argento e viene presentato in un restauro digitale della Cineteca Nazionale e di Medusa al quarantesimo anniversario dal suo esordio. Dopo Franco Zeffirelli, Stefania Sandrelli e Christian De Sica, protagonisti delle ultime edizioni di Roma Film Festival, è la volta di Dario Argento. La rassegna è iniziata ieri con l'incontro tra Dario Argento e il suo pubblico alle ore 21, momento importante nel quale il regista ha ricevuto dal presidente Adriano Pintaldi il Premio alla Carriera Roma Film Festival.

Una premiazione che forse è importante almeno quanto un altro momento: lo special "Il giovane Argento" che ha condiviso con i suoi fan. Il Trevi ripropone i film che hanno fatto la storia di Dario Argento e del brivido italiano con 15 titoli in programmazione, inclusa la versione di Profondo Rosso ritoccata dalla Cineteca Nazionale, che verrà proiettata nei cinema nel 2015. Questa retrospettiva che celebra la carriera di Dario Argento verrà trasmessa in una puntata di Wonderland il 9 gennaio.

Particolarmente interessante lo special 'Il giovane Argento', che racconta la sua carriera prima dell'esordio ufficiale come regista con "L'uccello dalle piume di cristallo", grande successo uscito a febbraio del 1970 che incassò poco più di un miliardo di lire.

Questo è stato ufficialmente il primo film della sua carriera di regista anche se alcune fonti riferiscono che è avvenuto, in realtà, con "Un esercito di cinque uomini", film del 1969 di cui Dario Argento firma la sceneggiatura e la cui regia è stata in seguito attribuita a Italo Zingarelli.