L'8 gennaio 1935 nasce a Tupelo, negli USA (Mississipi), Elvis Aaron Presley, mito americano intramontabile, chiamato "The King". In poco più di 42 anni di vita (muore a Memphis il 16 agosto 1977) gira più di 30 film e pubblica decine di album, vendendo oltre un miliardo di dischi in tutto il mondo. Principe del Rock and roll a livello musicale spazia nei più svariati generi, dal Country, Gospel, Spirituals fino al Pop, nella sua accezione più ampia. In italia ispira cantanti come Adriano Celentano, Little Tony e Bobby Solo. 

La voce - A differenza di Bill Haley e degli altri pionieri del rock, Elvis nei suoi pezzi, nonostante i virtuosismi con la chitarra elettrica, non punta molto sulla parte strumentale, bensì sulla parte canora: la sua voce è altamente espressiva, gutturale, sensuale, capace di trasformismi incredibili, dal lamento al dolore e alla rabbia, cavalcando disinvoltamente le ottave musicali.

Soprannominato dai suoi fan "The Pelvis" (Il bacino), per i suoi pronunciati movimenti del bacino durante le performance musicali, all'epoca aspramente criticati dai benpensanti in quanti evocanti amplessi sessuali, è il personaggio mediatico di riferimento di svariate generazioni e tutt'oggi oggetto di culto anche da parte dei giovani.

La carriera - Esordisce nel cinema nel 1956 con un ruolo minore nel western "Love me tender" ("Fratelli Rivali") di Robert D. Webb, cui segue una lunga serie di film, che, grazie alla sua fama di cantante, ottengono un grande seguito di pubblico. Forse il momento di massima celebrità Elvis lo conquista nel 1961 con il film "Blue Hawaii" di Norman Taurog, ambientato in località turistiche esotiche, dove interpreta una delle sue canzoni più famose, "Can't help falling in love".

Il 1 maggio 1967 sposa Priscilla Beaulieu, da cui, il 1 febbraio 1968, esattamente nove mesi dopo, ha la figlia Lisa Marie, la quale, il 26 maggio 1994, a sua volta sposa Michael Jackson. In tutto il mondo sono organizzati eventi e manifestazioni nell'occasione degli ottant'anni dalla nascita di Elvis. Ancora oggi alcune organizzazioni mettono addirittura in dubbio che sia veramente morto, quasi volendo dare una dimensione terrena a un personaggio, oramai leggendario, ancora molto presente nell'immaginario collettivo.