E' arrivato nelle sale "Cinquanta sfumature di grigio", il film più atteso dell'anno, tratto dai best sellers di E.L. James (100 milioni di copie vendute in tre anni), e già si preannuncia campione d'incassi in tutti i 1000 Cinema in cui verrà proiettato, tranne uno che alla proiezione ha dovuto rinunciare. L'incredibile caso di censura si è verificato al cinema Don Bosco di Varazze, comune sulla riviera ligure di ponente, che ha dovuto cancellare il film dalla programmazione dopo essere stato tempestato da telefonate e lettere di cittadini moralisti che non gradivano la proiezione delle preannunciate scene sadomaso nel loro cinema parrocchiale.

La curiosità sta nel fatto che i Salesiani, proprietari del cinema Don Bosco, avevano dato il loro benestare alla proiezione, ma le proteste dei parrocchiani hanno costretto il gestore laico della sala ad esporre nella bacheca con la locandina del film il seguente annuncio: "Informiamo il pubblico che il film non verrà proiettato, non per nostra volontà", nonostante che il contratto di acquisto della pellicola, sottoscritto a novembre, preveda una penale da versare al distributore.

'Cinquanta sfumature di grigio': le prime recensioni del film

Ma il piccolo incidente di Varazze non influirà sull'annunciato successo di "Cinquanta sfumature di grigio" che, ancora prima dell'uscita fa registrare oltre 300.000 prenotazioni.

Quanto basta a garantirgli il primo posto nel box office già a partire da questo primo week end di proiezione. Intanto, dopo le anteprime di Los Angeles e Berlino e l'uscita nelle sale francesi, arrivano le prime recensioni del film, che preannunciano delusioni per i lettori dei fortunati romanzi di E.L.James. Di trasgressione, non pare ci siano molti segnali, e chi si aspetta un campionario di tecniche sadomaso, dovrà attendere quaranta minuti prima di vedere apparire dei lacci ai polsi della protagonista, che non è proprio il massimo della fantasia.

Gran parte delle recensioni concordano nel definire il film una commedia sentimentale, con una patina soft spalmata sulle intenzioni erotiche degli autori che rende il tutto piuttosto noioso. Un film che sembra essere la cinquantunesima sfumatura del titolo, poco adatto alle coppie che vogliono degnamente festeggiare San Valentino, cui consigliamo la lettura di una poesia di Neruda o, se proprio si vuole ricercare il brivido della trasgressione in un film, la visione del vecchio "Impero dei sensi" di Oshima. E' del 1976, ma al suo confronto "Cinquanta sfumature di grigio" ha la sensualità e l'erotismo del manuale di istruzioni del vostro IPhone.