'La bella e la bestia' è decisamente di moda e qualcuno potrebbe azzardare una teoria sociologica in grado di spiegare il rinnovato successo di una delle fiabe europee più antiche e rivisitate attraverso l'accostamento con il fenomeno di 'Cinquanta sfumature di grigio': in fondo, entrambe le storie raccontano di una giovane donna, di bell'aspetto e animo candido, che redime grazie all'amore un uomo abbruttito dalla sofferenza morale e regredito allo stato bestiale. Certo, Mr. Grey mantiene almeno la bellezza esteriore, ma non ci sono poi tante differenze con l'archetipo del villano arido di sentimenti e pieno di ombre che solo l'amore di una donna può riscattare dal buio morale.

E così, dopo la versione del francese Cristophe Gans confezionata l'anno scorso con Vincent Cassel che fa la bestia e Léa Seydoux nel ruolo di Belle e la mini-serie Rai andata in onda negli ultimi giorni del 2014 con Alessandro Preziosi e l'almodovariana Blanca Suárez, ecco che la Disney ha in serbo per il 2016 un nuovo remake, dopo il cartone realizzato nel 1991, radicato nella memoria collettiva di tutte le bambine nate negli anni Ottanta e Novanta. Non esclusa Emma Watson che si è detta entusiasta di essere stata la prescelta a interpretare il ruolo di Belle: "la bambina che è in me è al settimo cielo", ha scritto su Facebook. Una scelta azzeccata sulla carta, quella dell'indimenticata Hermione della saga di Harry Potter, il cui aspetto suggerisce immediatamente una proiezione fiabesca.

Desta più perplessità l'elezione di Ryan Gosling al ruolo di 'bestia': l'attore canadese, uno dei più talentuosi e celebrati della sua generazione, ha un appeal più intellettuale che 'animale' e il suo volto biondo e raffinato non sembra di primo acchito avvicinarsi al paradigma del 'mostro'. Sicuramente ci penseranno truccatori e costumisti a trasformarlo, anche se le ammiratrici dell'attore non superano un istintivo scetticismo e, a quanto pare, preferirebbero continuare a vederlo nel suo ambiente naturale: il Cinema indie.