È una forma di poesia in musica improvvisata. L'arrepentina è accompagnata da una base musicale, solitamente la fisarmonica, anche se, soprattutto nella zona di Nurachi, è anche possibile trovare is launeddas. A dispetto della sua denominazione, che ha come primo significato "qualcosa che avviene all'improvviso", l'arrepentina non si può certo dire un componimento alla portata di tutti, come si può comunemente pensare per un testo poetico improvvisato, ma una complessa struttura metrica di rime, che la maestria dei poeti riesce a creare con il solo sostegno della memoria e della tradizione delle gare poetiche, delle quali spesso fin da bambini sono stati loro stessi spettatori. Lo ha ben spiegato il dott. Marco Lutzu, etnomusicologo e docente nella Scuola di Etnomusicologia del Conservatorio di Cagliari, durante la lezione tenuta all'Università della Terza Età di San Gavino il 27 febbraio alle ore 17:00. in occasione del secondo venerdì dedicato alla poesia estemporanea in Sardegna.



Arrepentina
- Si spazia dal quinario al decasillabo, o due versi formati da due emistichi da sette sillabe; non vi è un numero di versi definito, ma il poeta utilizza forme e strutture metriche in rima, improvvisando su un tema, senza aver davanti nulla di scritto: è questa la caratteristica principale dell' arrepentina, diffusa nell'area del Medio Campidano e nella parte centro-meridionale del territorio di Oristano. Appartenente alla tradizione orale, l'arrepentina poteva beffarsi di qualcuno, schernire un personaggio noto, fare uno scherzo a un amico, ma anche trattare temi più alti, solitamente antitetici, come il presente, il passato e il futuro, la vendetta e il perdono, la penna e l'aratro, dando vita, nello stesso momento dell'esibizione, a forme metriche ricche di intrecci verbali recitati con un canto dal ritmo sostenuto nella variante linguistica campidanese. Nell'arrepentina il tempo della creazione del testo e dell'esposizione coincidono.



L'esposizione del dott. Lutzu - Con il sostegno di alcune slide, il dott. Lutzu ha dal principio individuato quattro tradizioni poetiche caratterizzate dall'impiego di differenti varianti linguistiche e forme metriche, e altrettanti sistemi improvvisati: otavas, mutetus, mutos e l'arrepentina per poi soffermarsi sulle esibizioni in Sardegna. Sono proprio le gare poetiche infatti a dimostrare la maestria dei poeti improvvisatori: "Il poeta ha lo scopo di difendere il proprio tema, proposto dal comitato e estratto dallo stesso poeta. Cosa capiterà all'uno o all'altro solo la sorte lo sa", spiega il dott. Lutzu. Partiti dall'idea che la più alta poesia sia quella dei grandi poeti come Dante e Leopardi, il dott. Lutzu ha saputo far ricredere il suo pubblico. La proiezione della trascrizione di alcuni versi di arrepentina e la relativa analisi metrica hanno permesso di comprendere come sia necessario pensare al concetto di improvvisazione non come una prerogativa dell'estro creativo individuale del poeta, privo di regole o ignaro delle principali nozioni di metrica, ma come la composizione di un testo regolamentato da norme dialettiche della tradizione, forme ricorrenti o standardizzate, figure retoriche. Ne sono conferma l' arrepentina a sa dereta, costituita da una successione di rime baciate, una sorta di rima a chiasmo; la retrograda (di due tipi), con l’inversione dei versi creando rime sempre nuove con le stesse parole; e infine l'arrepentina riepilogada, che permette al poeta di dimostrare di non aver dimenticato i versi che ha improvvisato, ricapitolandoli per intero. A supporto, un video dell'esibizione di Efisio Caddeo del 30 settembre del 2007. Alcuni poeti professionisti de l'arrepentina hanno assistito in prima persona o hanno letto le trascrizioni di altri improvvisatori fin da quando erano bambini, venendo intrisi dalla musicalità della rima, pervasi dall'adrenalina dell'improvvisazione e traendo spunto per le loro future arrepentine. Sono l'ascolto e la memoria a rivestire il ruolo primario nella arrepentina.

A conclusione, una breve anticipazione del documentario Arrepentina del dott. Lutzu, prodotto dal Comune di San Nicolò d’Arcidano e che sarà presentato ufficialmente il 13 marzo 2015. È anche possibile visualizzare il trailer all'indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=H_OjT7YnBp0