È il 23 aprile, come ogni anno, la celebrazione della giornata mondiale del libro e del diritto d'autore. L'iniziativa, che risale indietro nel tempo, è patrocinata dall'Unesco e troverebbe le proprie radici in Catalogna (Spagna), dove in questo giorno si festeggia San Giorgio e si regala una rosa a chi acquista un libro. L'Italia fa parte del Consiglio Esecutivo dell'Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, le Scienze e la Cultura) sin dal gennaio 1948 ed è situata nei primi posti della classifica mondiale come valore del patrimonio artistico e culturale.

Purtroppo difetta sul numero dei lettori (in confronto, per esempio, con gli altri Paesi europei) e sulla capacità di fare impresa con un vero sistema editoriale. Oltre alla crisi economica, che ha accentuato la contrazione sia delle vendite dei libri che dei lettori, persistono ancora responsabilità istituzionali, di governo e di politica sociale. Ed una ennesima analisi, sui mali endemici che continuano a colpire il libro e la lettura, risulterebbe del tutto azzardata e fuorviante. Soprattutto perché mancano dati certi sulla lettura in rete, gli Smartphone oppure per quanto riguarda le conversazioni sui social network.

Stimolante, quindi, potrebbe essere la conoscenza (oppure la conferma) dei benefici della lettura che, secondo gli esperti, può rallentare o impedire lo sviluppo dell'Alzheimer e della demenza senile; combattere lo stress; allargare il campo delle conoscenze; incrementare l'utilizzo delle parole e potenziare la memoria, la concentrazione e l'attenzione ed aumentare le proprie esperienze con quelle della vita degli altri.

La voglia di leggere deve, tuttavia, essere pescata nella volontà di apprendere. Chi non legge regredisce e si isola dalla società, dal mondo del lavoro. Leggere significa piazzarsi tra coloro che hanno una responsabilità, che hanno idee; che sanno e che possono ed hanno il diritto di discutere. "Tu non hai mai letto niente, non puoi saperlo". Per cui leggere vuol dire pure crearsi qualche giustificazione: "Ho letto che..."; "Bisognava aver letto che...".

La lettura, perciò, dev'essere fondata sul desiderio e deve stabilire una relazione con la scrittura per giungere al piacere. Ed il piacere giunge leggendo, inspiegabile e desiderabile. Il piacere arriva dalla gioia dell'attesa che sovente si riduce alla suspence. E ci sono mille modi di essere lettore. È risaputo, inoltre, che la lettura facilita l'accumulazione delle conoscenze per una migliore circolazione delle idee. È il punto di partenza dell'azione ed è il mezzo per giudicare; è il sistema nervoso dell'informazione. La lettura è dappertutto!

Mentre serve una concreta politica degli ebook che abbassi i prezzi e garantisca la qualità. La scuola, soprattutto quella italiana, è rimasta ferma all'automobile a tre marce. Servono, insomma, un sacco di cose che possono decollare soltanto con iniziative private. Per intanto sarebbe utile affascinarsi e sapere scegliere le pagine del web tra informazioni, romanzi, saggistica e così via. Buona lettura!