Segnatevi questo nome: Howard Schatz. Per chi (ancora) non lo conoscesse, stiamo parlando di uno dei grandi nomi della fotografia contemporanea. Un artista con una vita unica alle spalle, anzi, due.

Schatz nasce 75 anni fa e nella prima vita si laurea in Illinois ed esercita come giovane chirurgo della retina. É in questo periodo che la passione per la fotografia (ed il corpo umano) viene fuori in maniera irresistibile. La sua manager e compagna di una vita, Beverly Ornstein, ha rappresentato una presenza fondamentale in questa fase, sostenendo questa passione fino a farla diventare la sua nuova vita.

L'estrazione medico-scientifica è ben visibile nella sua opera, dove il corpo umano viene celebrato in forme e punti di vista molto diversi. Questo background unico traspare in molti aspetti del lavoro del fotografo, dalla grande armonia che si respira sui suoi set (mutuata dal rapporto medico paziente per cui è fondamentale creare un ambiente positivo) alla competenza e precisione con cui osserva e cattura l'anatomia del corpo umano.

Dopo tanti anni di carriera Howard Schatz è oggi nella posizione giusta per ripercorrere i diversi progetti sviluppati, non per tracciare un bilancio quanto per comporre un puzzle più grande, composto da tanti pezzi quanti sono le sue centinaia di fotografie.

"Schatz, Images 1988-2013" è il libro-retrospettiva che viene pubblicato in maggio. Un doppio volume per conoscere l'opera, apprezzare lo sguardo unico e l'eterogeneità dei progetti.

Coerentemente con questo approccio, Body Power porterà per la prima volta in mostra una ricca selezione di scatti del fotografo. Si tratta della prima retrospettiva dedicata al suo lavoro, verrà ospitata nella Triennale di Milano dal 28 maggio al 7 giugno.

Grazie al contributo di Repower (di cui il fotografo ha firmato la campagna 2015) l'ingresso sarà libero e il fotografo parteciperà all'inaugurazione della mostra, il cui allestimento è stato curato da Peter Bottazzi, nome di riferimento per questo tipo di mostre.

Body Power rappresenta idealmente la prima tappa di un percorso che porterà il fotografo in giro per l'Italia, facendone conoscere e apprezzare lo sguardo e la tecnica, due aspetti che ci regalano un'opera unica e allo stesso tempo di facile comprensione, anche per i non addetti ai lavori.