Chi avrebbe mai immaginato che quelquadro, il San Giovanni Battista di Leonardo, trovato nel suostudio francese nel 1517, ereditato dall'allievo Salaì,finisse nelle mani di altri eredi perché l'allievo di Leonardo,Salaì, sarebbe morto in circostanze accidentali cinque anni dopo?

Salaì muore nel 1524 e quelquadro viene venduto per 25 scudi o poco più e avrà unpercorso rocambolesco, passando da Francesco I a Carlo I,e dai mercanti tedeschi Jabach sino alla collezione di LuigiXIV. E quindi ciò decreterà l'appartenenza alle collezionidel Louvre.

Ma l'attenzione va alla figura del SanGiovanni . A quello sguardo enigmatico ed insieme sensuale,quella chioma fluente e quegli occhi dolci e insieme intriganti, edinoltre il dito rivolto in su, verso quella croce, che quasi non sidistingue nello sfondo scuro e cupo.

Un quadro, realizzato tra il 1508 eil 1513, che viene considerato dalla critica il risultato sullericerche scientifiche sull'acqua. L' immagine effettivamente èavvolta in quell'aura sfumata che dà alla figura quel carattereevanescente ed insieme misterioso, e il sorriso enigmatico chesi trova in Monna Lisa, incredibile, ritorna proprio nel voltodel San Giovanni.

Un quadro dunque che vuole agire daportatore di un messaggio di trascendenza, il Paradiso è altrove,non certo su questa terra.

Il Paradiso è al di là del mondoterreno, e la Croce, e l'adorazione di essa , ci dice l'eremita conla pelle sulla spalla, è il solo passaggio possibile e obbligato perchi cerca la salvezza.

Questo quadro insieme a La BelleFerroniere, e l'Annunciazione , proviene dal Louvre, e ora èpossibile ammirarlo nelle sale di Palazzo Reale sino al 19 luglio.Ovviamente la mostra grazie al Comune di Milano ed a Skira GrandiMostre risulta essere l'evento più importante su Leonardo e unaesposizione delle più curate realizzate nella città.

Con l'Expo 2015 dunque la città havoluto rendere omaggio al più grande artista del Rinascimento,capace anche di ritrarla con una esattezza scientifica con vedutedall'alto.