E' per un cartoon l'applauso più lungo sentito scrosciare al festival di Cannes: Inside Out, la nuova gemma Pixar, film d'animazione fuori concorso a Cannes 2015, realizzato dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Il film è diretto da Pete Docter, regista sei volte nominato all'Oscar, con lungometraggi che si chiamano: Toy Story (1996), Monsters & Co. (2002) e Up, il film del 2010 per il quale si è aggiudicato la statuetta. Scritto da Michael Arndt, Inside Out nasce su un'idea, originale e geniale, dello stesso Docter.

Il film è stato presentato sulla Croisette dal regista insieme a John Alan Lasseter, il direttore creativo della Pixar e dei Walt Disney Studios, per molti un moderno Walt Disney. Per vedere il film nelle sale italiane bisogna attendere l'apertura del prossimo anno scolastico, precisamente il 16 settembre, mentre negli Usa Inside Out esce il 19 giugno.

La trama - Protagonista del film è Riley, una ragazzina di undici anni che lascia con i suoi genitori la sua vita nel Midwest per trasferirsi a San Francisco, dove suo padre inizierà un nuovo lavoro. Il film racconta ciò che accade nella testa di Riley, ovvero il tourbillon di sentimenti che attraversano la mente dell'adolescente, sradicata dal proprio quotidiano, dall'amica più cara e i giochi preferiti, è in questo momento che nella sua mente si attivano gli elementi: tristezza e gioia si mescolano e si alternano, lasciando spazio agli altri, che a volte sono rabbia, altre paura, altre ancora disgusto, questo complesso di cinque elementi guida segretamente la piccola Riley, che attraverso l'incameramento in memoria delle emozioni quotidiane alle fine trova un punto di collaborazione che può esistere solo con la presenza di tutti gli elementi.

Un film emozionante, anche ironico e con una morale bella che mette a fuoco il centro di controllo delle emozioni che governano la nostra vita, non solo quelle di un undicenne, ma di ogni uomo. Così il regista, Pete Docter: "Ciascuno si riconosce in Inside Out, tutti viviamo delle stesse emozioni e l'alternarsi di questo fa parte della vita di tutti". Visto in famiglia potrebbe piacere più ai genitori che ai figli, un film difficile, ma coloratissimo, un cartoon assolutamente da non perdere, ci chiediamo perché a Cannes non fosse in competizione.