Il prossimo 27 agosto uscirà nelle sale cinematografiche italiane "Qualcosa di buono", una storia di amicizia tra due donne interpretate dal premio Oscar, Hilary Swank e da Emmy Rossum, e diretto da George C.Wolfe. Si potrebbe definire questa pellicola come una versione al femminile di "Quasi Amici", il film francese che nel 2011 conquistò il favore della critica e commosse il pubblico di tutto il mondo. Le due protagoniste vengono da mondi apparentemente diversi, quasi opposti tra loro, ciò nonostante riusciranno ad instaurare una forte e profonda amicizia che aiuterà entrambe a scoprire loro stesse e ciò che vorrebbero essere in realtà.

"Qualcosa di buono", la trama ed il trailer del film: terzo Oscar in arrivo per la Swank?

La pellicola, girata nel 2012 a Los Angeles e distribuita negli Stati Uniti ad ottobre del 2014, è tratta dal romanzo "You're not you", scritto dall'autrice Michelle Wildgen e pubblicato nel 2007. La decisione di farne un film è stata presa proprio dall'attrice Hilary Swank che, dopo aver letto il libro, le è piaciuto a tal punto da convincerla ad acquisirne i diritti e produrne così una versione cinematografica. "Ho pensato fosse un'ottima opportunità per raccontare il legame d'amicizia tra due donne che, nonostante antitetiche in tutto, si conoscono e riescono a volersi bene rispettandosi a vicenda", ha dichiarato l'attrice in una delle tante interviste rilasciate.

Il film racconta la storia di Kate, interpretata da Hilary Swank, una pianista a cui hanno diagnosticato la sclerosi laterale amiotrofica che la costringe sulla sedie a rotelle e porta il marito, Evan (Josh Duhamel), a trovare una persona che si occupi di lei a tempo pieno. A proporsi come "badante" è Bec (Emily Rossum), una giovane studentessa estroversa che sogna di fare la cantante rock e che non ha nessuna esperienza con persone malate.

Nonostante questo, Kate la sceglie per farsi assistere nella sua quotidianità e tra le due si instaura presto una forte complicità ed un legame non convenzionale. L'amicizia tra Kate e Bec, a volte conflittuale ma basata sul rispetto e l'onestà, permette loro di esplorare se stesse e scoprire chi desiderano essere nel mondo.

Hilary Swank ha ammesso che per poter interpretare al meglio la parte si è documentata molto ed ha conosciuto diversi malati facendosi raccontare la loro vita quotidiana e come vivono la loro situazione. Per l'attrice è stata una prova difficile sia dal punto di vista emotivo che da quello fisico ma le ha regalato bellissime e fortissime emozioni. Ora toccherà al pubblico italiano commuoversi al cinema guardando la sua splendida e toccante interpretazione e chissà se la talentuosa Swank riuscirà a conquistare anche il suo terzo Oscar, dopo quelli vinti con "Boys don't cry" e "Million dollar baby".