Tra alcune star già sbarcate in Laguna e altre in arrivo si accendono i riflettori e iniziano a lampeggiare i flash dei fotografi sulla72esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 2 al 12 settembre 2015 al Lido. Organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta anche quest’anno direttore della Mostra è Angelo Barbera, tra i componenti della giuria il regista italiano Francesco Munzi(Anime Nere), presidente della stessail messicano Alfonso Cuarón.

Omaggio a Venezia e Orson Welles in preapertura

In concorso 22 film con 4 titoli italiani in gara, sono presenti Marco Bellocchio con la pellicola Sangue del mio sangue, Luca Guadagnino(A bigger splash), Giuseppe Gaudino(Per amor vostro) e l’esordiente Piero Messina con L'Attesa.

Programma straordinario il giorno precedente l’apertura del Festival con una serata dedicata a Venezia e al centenario del grande Orson Welles con la proiezione dei restaurati e in questo caso possiamo dire veramente film “recuperati”: Il mercante di Venezia e Otello.

Everest, film d’apertura della 72. mostra del Cinema di Venezia

Presentato tra i 16 film fuori concorso, mercoledì 2 settembre si abbassano le prime luci in Sala al Festival e si apre la Mostra con la proiezione di Everest; film diretto dall’islandese Baltasar Kormákur che si ispira alla più celebrata tragedia himalayana di sempre, avvenuta nel maggio del 1996, quando oltre a numerosi feriti persero la vita 8 alpinisti in due distinte spedizioni sorpresi dalla forza degli elementi, cinque su un versante e tre nell’altro della montagna più alta al mondo.

A realizzare e concludere una pellicola in cantiere già da una dozzina di anni non poteva che essere un regista come Kormákur, già autore di The Deep, altro film dove il cineasta islandese racconta una storia realmente accaduta di un pescatore rovesciatosi con la sua barca nelle gelide acque nordiche e sopravvissuto per diverse ore in condizioni impossibili.

Prodotto con un budget da kolossal e girato in condizioni non facili (anche a -30°), il cast principale è composto da Jake Gyllenhaal, Jason Clarke, Keira Knightley, John Hawkes, Josh Brolin e Michael Kelly, la fotografia è di Salvatore Totino.

Un film da vedere: al Cinema in Italia da settembre

Siamo sopra gli 8.000 metri (8848) dove l’assenza di ossigeno è estrema, la montagna e i suoi eventi, la mano dell’uomo e la disgrazia con il corrispettivo di vite umane a volte da pagare, i sopravvissuti e la loro esperienza.

Non volendo proporsi come giudice dei fatti dai quali è tratto il film, su cui è stato versato tanto inchiostro anche da molti che presero parte all’organizzazione di quelle tragiche spedizioni, il regista islandese, come da lui stesso affermato alla stampa, basandosi sul saggio Aria sottile, scritto nel 1997 da Jon Krakauer, ha voluto mantenere equilibrato il rapporto sulle diverse versioni dei fatti per seguire il proprio percorso mettendo al centro del film l’umanità dei personaggi e quei loro momenti da sopravvissuti. Il tema è “alto” come le circostanze delle vette himalayana: Everest come il Birdman di Inárritu la passata edizione da film inauguraledi Venezia ad Oscar di Los Angeles? Kormákur se lo augura, e ci punta pure. Un film che consigliamo di vedere, al Cinema nelle sale italiane dal 24 settembre.