"Domandare è lecito, rispondere è cortesia...". Comincia così il post con cuiAppino, sulla sua pagina Facebook, pubblica lo scambio di email avuto in questi giorni con la redazione diThe Voice of Italy, il talent show che va a caccia di nuovi cantanti da lanciare nel circuito mainstream, la cui quarta edizione andrà in onda suRai 2a partire dal2 marzo 2016. Andrea Appino, cantautore pisano classe 1978, è stato contattato dallo staff del programma per partecipare alle selezioni. Solo che lui, oltre a un pregevole percorso solista che al momento lo tiene in tour nazionale ininterrottamente dal mese di ottobre, è il cantante degliZen Circus, gruppo pisano che nella scena indie italiana non ha certo bisogno di presentazioni.

Ma chi ha scritto ad Appino, probabilmente questo non lo sapeva. E allora Andrea glielo ha fatto notare, rispondendo gentilmente "no grazie" alla sua proposta. E’ un rifiuto non impertinente, che sottende una significativa presa di distanza dal mondo dei talent, riaprendo il dibattito sulla loro qualità.

Il post di Appino. Il 29 dicembre Andrea Appino pubblica sulla sua pagina Facebook un post in cui riporta letteralmente lo scambio di mail avuto con un membro della redazione di The Voice of Italy, il quale semplicemente chiede all’artista pisano se sia interessato a partecipare alle selezioni del programma, dopo averlo ascoltato. Nel rispondere, Andrea va decisamente per le lunghe e non usa mezzi toni per declinare l’invito.

Ecco alcuni stralci del suo messaggio: “Mi dispiace, ma non c’è cosa più distante dei talent show dal mio modo di vedere e di fare musica da 20 anni”. Ancora: “Non ho niente contro chi partecipa o chi guarda i talent, ma personalmente credo siano uno specchietto per le allodole ed i ragazzi che partecipano da voi dovrebbero essere piuttosto spinti a scoprire chi sono e quale è la loro musica non in tv, ma in cantine o sale prove, locali, club, strade, confrontandosi con altri musicisti…”.

Infine: “La tv nega a queste persone la cosa più bella di tutte: il costruire la propria musica e la propria persona con le proprie mani senza che nessun giudice (per quanto con una storia dietro alle spalle, grande talento e tutto quello che vuoi) decida se è dentro o fuori”. Per chiudere, l’invito a informarsi meglio prima di premere “invia” e contattare un artista che così replica, probabilmente non tanto per la spocchia del “lei non sa chi sono io”, ma piuttosto per rivendicare il rispetto verso chi è portatore di percorsi che, per loro natura, non si prestano ad essere inglobati, perché sono un’altra cosa, e non si può pensare di uniformare tutto.

Tutto qui.

Il circo Zen: “Andate tutti a…”. Gli Zen Circus nascono Pisa nel 1994 e inizialmente fanno testi inglese in stile punk-rock. Nel 2009 virano all’uso dell’italiano e cominciano a raccontare storie e spaccati nel nostro tempo con cinismo e ironia, sostenuti da un talento espressivo che trova spazio tanto nelle parole di Appino (il frontman degli Zen), quanto in un sound che si sposta verso il folk punk e dal vivo ha un tiro coinvolgente, tanto che gli Zen oggi fanno spesso il sold out dove suonano. Otto dischi all’attivo e una canzone che è un po’ un loro manifesto: si chiama “Andate tutti affanculo” e ha una strofa che sembra proprio calzare alla vicenda. Eccola: “A chi critica, valuta, elogia / figli di troppo di madre noiosa / l'arte è pensiero che esce dal corpo/ né più né meno come lo sterco”.

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