MODICA (RAGUSA) 'Nzuliddu' (Vincenzo) e Concettina formano una anziana coppia di contadini siciliani che hanno un rapporto straordinario con la terra e con tutto quello che concerne la cultura sicula di un tempo. La loro vita fatta di piccoli grandi gesti quotidiani, di lavoro e fatica, di riti, di racconti, è stata immortalata dal fotografo Simone Aprile che con 68 foto a colori ha voluto rappresentare uno spaccato della cultura sicula attraverso i volti e le gesta di questa coppia di anziani. 'Nzuliddu' è un libro fotografico che verrà presentato al pubblico il 5 gennaio a Modica (Provincia di Ragusa), alle ore 18:30 presso Palazzo Grimaldi alla presenza di Chiara Ottaviano, fondatrice dell’Archivio degli Iblei e del Professore Giuseppe Barone, presidente della fondazione.

L’intento dell’autore è stato quello di utilizzare i volti di Nzuliddu e Concettina per entrare nelle viscere di un mondo antico per riscoprire odori, sapori e autenticità di un tempo. Erano tempi in cui ogni piccolo gesto veniva vissuto come un rito, dalla raccolta delle olive alla vita in casa al pane appena sfornato capace di trasmette odori e sapori che oggi difficilmente si trovano. Una vita fatti di grandi sacrifici, ma fondata sulla semplicità, su ritmi lenti, ma essenziali.

L'autore ha già ottenuto un grandissimo successo nel 2011

L’idea del libro fotografico nasce dopo il grande successo ottenuto da Simone Aprile nel 2011 con la mostra presentata sempre a Palazzo Grimaldi, un lavoro che ha riscontrato un grandissimo successo di pubblico e di critica ottenendo il premio nella categoria Professional, Tradion e Cultures conferito dall’Intenational Photography Awards .

Oggi Nzuliddu diventa un libro fotografico con la prefazione dello storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle, un libro di 128 pagine con testi in Italiano e in Inglese con 68 foto che raccontano in maniera originale la storia di un interno popolo..

Il libro è un omaggio alla Sicilia, alla sua storia e alle sue tradizioni e a quella cultura contadina che tanto ha dato alle generazioni future.