San Leopoldo Mandic: un santo forse sconosciuto ai più, il cui nome è balzato nelle ultime settimane agli onori delle cronache per la traslazione delle spoglie a Roma in occasione del Giubileo della Misericordia, insieme ai resti del più noto Padre Pio da Pietrelcina. Chi era? Cosa fece in vita e perchè è venerato dalla Chiesa Cattolica? Prima di rispondere a queste domande, ricordiamo che i resti dei due saranno nella capitale fino all'11 febbraio: qui trovate tutti gli appuntamenti di preghiera con relativa copertura in diretta TV.

San Leopoldo: chi era?

Leopoldo da Castelnuovo, il cui nome vero era Bogdan Ivan Mandić, fu un frate minore cappuccino croato. Nato a Castelnuovo di Cattaro (l'odierna Herceg-Novi in Montenegro) nel 1866, si trasferì poi a Padova dove morì il 30 luglio 1942. E' stato proclamato santo dal pontefice Giovanni Paolo II nell'anno 1983. Penultimo di 16 figli, conobbe in giovane età l'opera dei frati cappuccini e sin da subito sentì il desiderio di entrare nell'ordine. Frequentò quindi il seminario cappuccino di Udine e poi quello di Bassano del Grappa, ricevendo l'abito francescano e il nuovo nome di fra Leopoldo nel 1884.

Si sentiva chiamato ad una vocazione missionaria, specialmente a riunireicristiani orientali separati dalla Chiesa cattolica.

Ma le sue condizioni di salute fecero propendere i suoi superiori per altre attività. Si dedicò quindi allo studio e all'insegnamento, approdando nel 1909 a Padova. Dal 1914 gli fu chiestol'impegno esclusivo nel ministero della confessione si distinse per saggezza, comprensione, spirito di riconciliazione ed ecumenismo. Passava fino a 16 ore nel suo confessionale per aiutare i fedeli a riavvicinarsi a Dio.

San Leopoldo e il Giubileo della Misericordia

In queste ore le spoglie di San Leopoldo Mandic stanno ricevendo l'omaggio e le preghiere di migliaia di fedeli nella basilica di San Pietro. Papa Francesco ha deciso l'ostensione del suo corpo, insieme a quello di San Pio, proprio per sottolineare l'importanza del ministero del confessore.