Il mistero intorno alla presenza di due camere segrete nei pressi della tomba di Tutankhamon, in Egitto, continua. Gli studiosi e gli archeologi si dicono quasi certi che ci siano, nel sepolcro del Faraone a Luxor, due stanze segrete fino ad ora mai portate alle luce. Permangono, invece, numerosi dubbi sul contenuto di questi spazi, e la ricerca sta procedendo con il ricorso ad una strumentazione all'avanguardia che, prima di procedere con eventuali scavi, dia qualche certezza non solo sull'esistenza delle camere nascoste, ma anche sull'eventuale presenza di un'altra tomba, che potrebbe essere quella dell'enigmatica regina Nefertiti.

Il radar conferma presenza di materiale organico e di metalli

L'ultima scoperta, in ordine di tempo, è a dir poco significativa. Grazie all'utilizzo di uno speciale radar, sono emerse nuove prove secondo cui, al di là della tomba di Tutankhamon, ci sarebbero degli spazi contenenti materiale organico e residui in metallo. L'annuncio è stato dato dal ministro delle Antichità egiziane Mamdouh al Damati, il quale ha sottolineato come quest'esame rafforzi l'ipotesi che nelle due camere segrete di Luxor possa esserci un'altra tomba. Se questa scoperta da un lato va a suffragare l'ipotesi di studio dell'egittologo e archeologo britannico Nicholas Reeves, secondo cui si tratterebbe della tomba della regina Nefertiti, dall'altro il ministro egiziano spegne i facili entusiasmi sostenendo che, secondo lui, al 90% nelle stanze nascoste si troverebbero i resti di un'altra donna, ovvero di Akenaton, un'altra sposa del faraone, oppure quelli del padre di Tutankhamon, o ancora le spoglie di una delle figlie.

Al Damati, in base ai risultati dei test effettuati finora, ha affermato che, con molta probabilità, accanto al sovrano egizio dell'VIII dinastia si dovrebbe trovare la tomba di un altro personaggio influente, ribadendo però: "non penso sia Nefertiti". Dalle ultime ricerche è emerso che ci sono realmente degli spazi vuoti nei pressi del sepolcro di Luxor, che contengono dei resti organici e di metalli.

Ciò fa pensare inevitabilmente ad un'ulteriore tomba. Le ricerche sono partite alla fine del novembre del 2015 tenendo conto proprio degli studi di Reeves, il quale sosteneva - e sostiene tuttora - che in quell'area sia stata sepolta Nefertiti. Nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori test radio - digitali per determinare grandezza e profondità di mura e stanze, e i risultati saranno comunicati nei primi giorni di aprile. Come evidenziato dal ministro Al Damati, prima di cominciare a scavare si vuole raggiungere la certezza che realmente ci siano delle camere "segrete" nella tomba di Tutankhamon.