Uscito nelle sale cinematografiche italiane il 18 maggio, il nuovo film di Paolo Virzì, 'La pazza gioia', è davvero un piccolo capolavoro. Il regista, dopo le atmosfere nordiche de 'Il capitale umano', ritorna a girare nella sua Toscana dove ambienta una storia umanamente corrosiva che conquista lo spettatore sin dalle prime immagini. In una casa di cura, Villa Biondi, per donne con disturbi mentali, si incontrano Donatella e Beatrice, interpretate magistralmente da Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi. Due donne, due matte, completamente diverse nel corpo e nell'anima, che ritrovano nelle rispettive solitudini il punto di approdo per un percorso di condivisione emotiva che le porterà a scappare dalla struttura sanitaria in cui sono ospiti.

Una fuga che costituirà l'occasione per conoscersi, ma soprattutto un'opportunità per fare i conti con il proprio passato e riappropriarsi, in qualche modo, del proprio presente.

Micaela e Valeria, straordinarie in 'La pazza gioia'

Ci sono ruoli che segnano inevitabilmente il percorso artistico e umano di un attore, Donatella e Beatrice l'hanno fatto sicuramente per ValeriaBruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti.Le due attrici, infatti, sono state chiamate a interpretare due personaggi dotati di una carica emotiva incredibile, ma soprattutto due donne estremamente stratificate. Insomma, una sfida impegnativa che ha visto Micaela e Valeria regalarci dueprove d'attrici straordinarie, in cui ogni gesto, ogni respiro, ogni parola assume una densità cromatica perfettamente aderente all'emozione del momento.

Due matte, nel senso letterale del termine, che nell'incoscienza più assoluta decidono di scappare per inseguire insieme la loro 'pazza gioia'. Una fuga fatta di incontri sfortunati, ma soprattutto una fuga che diviene l'opportunità per fare i conti con il proprio passato e i propri demoni interiori. Una fuga che le unirà sempre di più perché sono due donne che hanno un dolore in comune, quasi simile.

Senza retorica e virtuosismi formali, Micaela e Valeria fanno vivere sul grande schermo due donne fragili e malate, che nella loro amicizia troveranno, forse, la loro ultima possibilità di salvezza e di guarigione.