Perfino un evento epocale come la Seconda guerra mondiale deve far forza per insinuarsi all’interno della famiglia che la scrittrice Maria Rosaria Valentini presenta in questa sua opera. In ‘Magnifica’ (Sellerio), romanzo presentato a Lugano il 10 maggio 2016, le evoluzioni delle grandi città, lo scorrere del tempo, le trasformazioni sociali, insomma, il mondo esterno che si manifesta nel Dopoguerra, devono lacerare una cortina quasi impenetrabile per farsi spazio. In quei luoghi, tra le alture che occultano il mondo ‘altro’ di questa famiglia, il nuovo che vorrebbe portare verso la modernità fa fatica ad attecchire.

Negli Appennini che funzionano da scenario per la saga familiare, si intuisce che qualcosa sta cambiando. Ma è tutto visto in lontananza. Come se i suoni fossero ovattati, e la visione offuscata.

Trama di ‘Magnifica’

Ada Maria e Pietrino sono fratello e sorella. Il padre si chiama Aniceto. La loro esistenza scorre tra gli Appennini. In un paese nascosto. Altro personaggio è Teresina. Quest’ultima è una donna pratica e buona e, da anni, dispensa amore al padre dei due fratelli. La vita appartata e inviolabile dei personaggi della storia, in un raro momento di impasse e scarsa resistenza al mondo esterno, è messa in crisi da un incontro. Ada Maria e ‘qualcuno’ si incontrano nel bosco denominato la Faggeta.

La figura che entra in contatto con la ragazza non è ben identificabile: pare un uomo magro e barbuto. Forse avvolto in una coperta. Potrebbe essere.

Nondimeno, la solitudine e l’isolamento nella quale vive la ragazza insinuano il dubbio: forse è tutto uno scherzo della fantasia. Oppure un semplice sogno. Tuttavia, in questo frangente, il romanzo offre uno spiraglio.

Quando lei si allontana, percepisce una voce, un saluto: “Auf Wiedersehen. L’ombra ha parlato. Ha salutato nella sua lingua. È l’occasione giusta: una donna appartenente a una famiglia isolata e un uomo – un tedesco, probabilmente militare – si incontrano e danno vita a un cambiamento che nemmeno la Seconda guerra mondiale è stata capace di realizzare.

È l’avvio per una nuova generazione, quella che porterà, nell’attualità, alla figura di Magnifica. Sarà lei a scrivere una storia tutta femminile, tutta matrilineare, che parte proprio dall’incontro tra Ada Maria e il “tedesco”.

Analogie letterarie

Pur trattando di ambienti socialmente, temporalmente e geograficamente non assimilabili, il duetto fratello/sorella, la solitudine, l’isolamento, la saga familiare, la scenografia aliena e irraggiungibile del luogo, ovvero gran parte del costrutto di ‘Magnifica’, hanno sicuramente dei riferimenti letterari conosciuti. Fra i tanti è possibile citare ‘La caduta della casa Usher’. Infatti, questo racconto offre personaggi e ambienti che capaci scrittrici come Maria Rosaria Valentini possono usare per le proprie invenzioni letterarie. D’altra parte, anche l’aspetto gotico e fiabesco del romanzo della scrittrice, pare portare verso i territori del notevole racconto di Edgar Allan Poe.