Il 5 settembre del 1946, nella futura isola tanzaniana di Zanzibar, veniva alla luce Farrokh Bulsara (in arte Freddie Mercury), una delle più brillanti stelle del firmamento non soltanto della musica, ma di tutto il panorama artistico passato e presente. Nonostante la prematura scomparsa avvenuta il 24 novembre del 1991 a causa dell’Aids, una delle peggiori piaghe dell’umanità contro la quale la resa in battaglia risulta spesso scontata ed imparziale, il cantante rimane tutt’ora una delle maggioriicone rock mondiali, un astro immortale che, seppur abbia lasciato una grande mancanza che ci affligge da quasi 25 anni, continua ad illuminare e a scaldare i cuori di milioni di fan e di gente dal palato fine con le innumerevoli perle di rara bellezza di cui siamo diventati fortunati custodi.

I Queen

Arrivato in Inghilterra nel 1964, Freddie Mercury fondò i queen insieme a Brian May e Roger Taylor nel 1970, mentre il bassista John Deacon entrò a far parte della band l’anno successivo. Il primo album omonimo del gruppo venne pubblicato nel 1973 e da quel momento in avanti la fama del quartetto britannico si sviluppò in tempi rapidi, fino a deflagrare nel 1975 con l’album “A Night at the Opera”, considerato dai fan e dalla critica come il loro disco più rappresentativo e contenente probabilmente (a detta di molti) la più bella canzone della storia del rock, un capolavoro chiamato “Bohemian Rhapsody”. Per più di vent’anni comunque i Queen hanno prodotto e lasciato un patrimonio fatto di pezzi che sono considerati perle miliari della musica: “Crazy Little Thing Called Love”, “Don’t Stop Me Now”, “Killer Queen”, “We Are the Champions”, “Somebody to Love”, “Another One Bites the Dust”, “We Will Rock You” (a cui è stato anche dedicato un celebre musical), “Radio Ga-Ga”, “I Wanti It All”, “Innuendo”, “The Show Must Go On”, solo per citarne alcune.

Negli anni ottanta il cantante pubblicò anche un paio di album da solista, “Mr. Bad Guy” del 1985 e “Barcelona” del 1988, in cui collaborò col soprano Montserrat Caballè, incidendo il singolo omonimo utilizzato come colonna sonora della 25esima edizione dei giochi olimpici nel 1992.

La malattia e la scomparsa

Freddie Mercury scoprì di aver contratto l’Aids nella seconda metà degli anni ottanta, informando gli altri elementi della band nel 1989.

Negli anni successivi diventò sempre più debole per colpa della malattia. Il 23 novembre del 1991 venne pubblicato un comunicato ufficiale che annunciava lo stato di salute del cantante. Il giorno seguente alle ore 18.48 la rockstar cessò di vivere, la causa fu una broncopolmonite aggravata dalle ridotte difese immunitarie rese tali dal virus. Era il 24 novembre del 1991. Freddie Mercury aveva 45 anni.