Ilred carpet del Festival del Cinema di Venezia 2016 èstato calcato anche da Rocco Siffredi, celebre star del cinema 'spinto'. L'attore e regista è arrivato a Venezia ieri, 5 settembre 2016, in occasione della presentazione della pellicola "Rocco", diretta da Thierry Demaiziere e Alban Teurlai.

A Rocco Siffredi piace "Shame"

Dopo aver passeggiato sul red carpet, Rocco Siffredi è stato intervistato da molti giornalisti, che gli hanno fatto domande sulla sua carriera stellare, sulla sua vita privata e sul nuovo film "Rocco". L'attore ha detto che va poco al cinema.

Il suo film preferito è "Shame" perché si rivede nel personaggio interpretato da Fassbender. Siffredi è una celebrità del cinema a luci rosse (recentemente Le Monde gli ha dedicato anche la copertina) ma negli ultimi anni è cambiato, soprattutto perché è diventato marito e padre. Nonostante ciò, Rocco continua a svolgere il suo mestiereperché è parte integrante della sua vita.

Un attore proveniente da una famiglia semplice

"Rocco" è un film dalle tinte forti che ricostruisce la vita dello 'stallone italiano', di un uomo proveniente da una famiglia semplice che, col passar del tempo, è diventato ricchissimo. Dal documentario diretto dai due cineasti francesi, presentato alle Giornate degli Autori, emerge un personaggio non proprio lietodi vivere e succube dei demoni del sesso.

In realtà è proprio questo l'obiettivo della pellicola: ritrarre una persona frustrata perché non riesce ad allontanare il demone del sesso.

Siffredi non si vergogna di rivelare che il sesso lo ha devastato. Altro che denaro. A un certo punto della sua carriera intratteneva rapporti 'intimi' con chiunque, ma quando iniziava l'atto vedeva la faccia della moglie e dei figli.

Un momento terribile. Il cinema 'spinto' ha dato, più che altro, soddisfazioni economiche a Rocco Siffredi. Oggi l'attore possiede tante case sontuose, barche e automobili potenti. Quando era giovane, però, non era così: i suoi genitori non erano ricchi e lui, a un certo punto, decise di usare la sua dote per fare soldi e migliorare la vita del padre e della madre. Tale scelta, però, non lo ha reso dominatore (come pensano tutti), ma schiavo delle donne.