Il celebre cantautoreBob Dylan, dopo diversi giorni di silenzio, ha deciso di rilasciare le prime dichiarazioni relative all'assegnazione del premio Nobel per la letteratura. Il 13 ottobre 2016, a sorpresa, l’accademia svedese di Stoccolma, la famosa "Svenska Akademien",ha decretato Bob Dylan come vincitore del Nobel per la letteratura con le seguenti motivazioni: "per aver creato una nuova espressione poetica nell'ambito della tradizione della grande canzone americana".

Alla lettura della comunicazione, nella sala dell'accademia si è alzato un grande boato, poiché vi erano delle aspettative decisamente differenti, anche se la voce era nell’aria già da un po' di tempo.

Dal 13 ottobre al 28 ottobre, c’è stato una specie di silenzio da parte dell'artista statunitense, interrotto solo per poche ore da un post pubblicato sul suo sito, poi prontamente rimosso. L'atteggiamento di Dylan ha fatto scaturire non poche polemiche da parte degli intellettuali di tutto il mondo, già divisi per la scelta di assegnare a lui il prestigioso riconoscimento.

L’accademia svedese per molti giorni ha cercato di mettersi in contatto con il famoso cantautore americano senza successo, arrivando persino ad utilizzare i media per metterlo al corrente del premio assegnatogli. Il cantante, quasi disinteressato, soltanto ieri ha rotto il suo silenzio dicendo: "A Stoccolma ci vado...se posso".

Ma quanto vale un premio Nobel?

Oltre il prestigio del premio e la relativa medaglia, a livello economico un Nobel ha un valore di 8 milioni di corone,circa 960 mila euro: il premio in denaro viene ritirato insieme alla medaglia il giorno stesso della manifestazione, che di solito si tiene il 10 dicembre. I vincitori, naturalmente, sono liberi di utilizzare la somma come meglio credono, anche se la prassi prevede che una percentuale vada in beneficenza.

È consentito rinunciare al denaro e alla medaglia non presentandosi alla manifestazione, pur tenendo il Nobel come riconoscimento.

Dal 1901 ad oggi il premio Nobel è stato rifiutato solo due volte

Jean Paul Sartre, scrittore e filosofo francese, nel 1964 rinunciò al Nobel per la letteratura per una specifica presa di posizione politica: la sua decisione fu accompagnata da numerose critiche.

Le Duc Tho, un politico vietnamita a cui venne assegnato il Nobel per la pace nel 1973, rinunciò perché la pace non era stata ancora raggiunta del tutto.

Per alcuni giorni si è temuto che anche Bob Dylan volesse rifiutare il prestigioso riconoscimento, magari per ragioni differenti e con più arroganza rispetto ai suoi illustri predecessori, per non essersi nemmeno degnato di rispondere ai membri della più facoltosa accademia del mondo.