In questi giorni, domenica 2 ottobre 2016 (ore 13) e martedì 4 ottobre 2016 (in replica alle ore 17), rispettivamente per radio Punto e Webradionetwork, nel milanese, è in programma una intervista radio per Pierfranco Bruni. Bruni da anni è celebre scrittore e saggista, direttore archeologo e consulente ufficiale del Mibact, Ministero dei Beni Culturali, per le Etnie Mediterranee. L'intervista è a cura di Stefania Romito nel suo programma periodico "Ophelia's Friends on Air".

Tra Futurismo e Mediterraneo

On line nel sito blog Ophelia della conduttrice (Stefania Romito wordpress) è già visibile una parziale anteprima scritta della stessa intervista radiofonica.

Ampie e esaurienti le domande e altrettanto complesse le risposte: modulazione e griglia dell'intervista inevitabile e brillantissima, vista la natura speciale, particolarmente eclettica e complessa dell'ospite intervistato, Pierfranco Bruni. Tra avanguardia, letteratura, incontri biografici con noti scrittori storici anche, la ricerca specifica sulla cultura mediterranea nelle sue numerose ramificazioni storiche, transnazionali e contemporanee.

Non ultimo, Pierfranco Bruni è anche celebre scrittore, già candidato nel 2015 al Premio Nobel della letteratura, su proposta del Sindacato Libero Scrittori Italiani (a suo tempo diretto dal noto scrittore e critico letterario Francesco Grisi) di cui oggi Bruni è vicepresidente.

Per l'avanguardia Bruni ha rilanciato e parlato dell l'ultimo lavoro critico sul futurismo storico e contemporaneo "Futurismo Renaissance. Marinetti e le avanguardie virtuose" (D- Editore, Roma, 2016), lavoro collettaneo di cui è co-curatore.

La poetica neodionisiaca di Pierfranco Bruni

Ulteriormente nell'intervista spicca, come accennato, il percorso letterario puro dello scrittore ed intellettuale di Cosenza.

Molti i libri poetici personali e le biografie. Si segnalano, tra molti titoli, per Pellegrini editore, i recenti "Che il Dio del Sole sia con Te" e - con la figlia Micol - Cinque Fratelli..., biografie su noti cantautori quali Fabrizio de Andrè e Franco Califano, saggi su Pavese, Pirandello, Sanguineti, Paolo Conte, a memoria in questa breve selezione.

Molti gli scritti anche "religiosi" sulla memoria occidentale cristiana di Pierfranco Bruni. Alla "fine" ne esita, forse, una straordinaria, poetica neodionisiaca speciale, tra futuribile e pop e nuova tradizione 2.0 del nostro tempo. In un certo senso come i grandi pittori del Rinascimento capaci di mixare, con lungimiranza tutt'oggi inesplorata, l'icona cristiana con l'archetipo liberatorio ed erotico appunto del Dioniso poi reinventato da un certo Nietzsche.

Riassumendo: archeologo o antropologo o scrittore, Pierfranco Bruni ritorna alla Grande Psicologia pura e letteraria (ma di singolare anticipazione sociale ed esistenziale-storica) della nobile modernità dopo il Rinascimento, macchina della mente tutt'oggi complementare e propulsiva anche nell'era postpsicanalitica e delle neuroscienze. Questo e molto altro, annunciano e testimoniano le parole radiofoniche di Pierfranco Bruni.