All'inizio dell'estate scorsa uno smilzo ragazzo 24enne, Fabio rovazzi, ha esordito con un pezzo che ha creato problemi imbarazzanti in milioni di italiani, tutti "con un suono nella testa che fa". Il pezzo "Andiamo a comandare" è diventato l'hit dell'estate e, ad oggi, ha superato le 100 milioni di visualizzazioni. Da meno di due settimane (il 2 dicembre) è uscito il secondo pezzo di Fabio Rovazzi "tutto molto interessante", che ha già superato i 23 milioni di visualizzazioni. Le parodie fioccano, come quella che ne fatto Crozza per fare satira sull'ex premier Renzi, oppure come quella dei Pantellas, che ha ricevuto l'approvazione dello stesso Rovazzi, o ancora quella dei ragazzi di Casa Surace nel loro video natalizio.

Fabio Rovazzi e la lunga gavetta

Fabio Rovazzi ha solo 24 anni ed è un autodidatta, amante dei video sin da quando bambino montava con il padre i video di vacanze della famiglia. Man mano ha fatto della sua passione un lavoro. Ha iniziato montando video in discoteca dove poi si è avvicinato anche alla musica elettronica sino ad arrivare a lavorare, dall'altro lato dell'Atlantico, per i migliori locali di Miami. Il successo per lui è quindi arrivato alla fine di una lunga e notevole gavetta. In un'intervista, ad una esplicita domanda circa il suo interesse per la politica, Rovazzi non è voluto entrare nel merito per non sopravvalutare il suo progetto, ma nemmeno ha smentito di interessarsene.

Le critiche alla società dei suoi coetanei

I suoi testi, d'altronde, costituiscono una lucida critica alla società dei suoi coetanei che forse li cantano in massa proprio per esorcizzare una inconscia frustrazione contro quella omologazione culturale che li costringe, senza che ne abbiano consapevolezza, nella continua e spesso fallace ricerca di una immagine estetica e di una apparenza sempre migliore e spesso impossibile da raggiungere.

Le parole dei testi di Rovazzi sono chiare. Lui è uno fuori dal branco, che non sa farsi i selfie, uno astemio, uno ruspante che va in giro in tangenziale con il trattore e che, se proprio entra in un locale, lo fa sprezzante di tutti i dettami imposti dalla moda main-stream, addirittura in ciabatte. In "Tutto molto interessante" la critica è rivolta ai sentimenti e alle emozioni esibite ma false.

Non c'è bisogno di plateali dimostrazioni d'amore, non c'è bisogno di riempire il proprio profilo di Facebook di selfie o quello di Snapchat mentre "Mi mostri nuovi filtri dove cambiano le facce lingua fuori, in testa fiori e bocca gigante". Quel che conta è altro. Si arriva poi al parossismo della parodia, quando Rovazzi che prende in giro sè stesso al suono di "tutto bene, siamo amici fino a quando tu mi dici 'andiamo a comandare' e fai il balletto con le spalle molto bello, divertente sì ma, ha rotto le pa*le". Il suo successo sembra quindi analogo a quello della pagina Facebook "Sii come Bill". Uno che si schiera così nettamente fuori dal gruppo per poi esserne osannato è un pazzo o un genio?

Se lo è chiesto lo stesso Rovazzi, che ha visto le sue canzoni diventare dei veri e propri tormentoni mentre lui da mesi continua a dichiarare di non essere un cantante o uno youtuber ma solo un comico web.

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