Il 27 gennaio di 72 anni fa, nel 1945, si aprirono i cancelli dei campi di concentramento. Da allora, ogni 27 gennaio è diventato la giornata della memoria, per ricordare le vittime della Shoa durante l'occupazione nazista. Uno scempio difficile da dimenticare, nella speranza che simili barbarie non accadano più.

L'Italia si ferma per ricordare le vittime dell'Olocausto

In quel giorno, di 72 anni fa, le truppe dell'Armata Rossa liberarono il lager di Auschwitz, passando per la Polonia e andando nella direzione della Germania. Da allora, tale giorno è segnato sul calendario.

E' una data in cui tutti dobbiamo fermarci per un attimo e pensare. Tutto il mondo riconosce tale giornata di festa, dal momento in cui l'Assemblea delle Nazioni unite approvò la risoluzione 60/7.

Furono 650.000 i militari italiani che furono deportati nei campi di concentramento, con la sola colpa di non aver voluto servire Adolf Hitler. "Rammentare ed onorare, anche se questo non cancella certo le colpe". Sono queste le parole dell'attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in merito alla giornata di oggi, rilasciate nel corso della cerimonia al Quirinale. A tale proposito si è espresso anche il neo Premier Paolo Gentiloni, parlando del ricordo dei "mali del '900".

Le iniziative in Italia per la giornata della memoria

Per la giornata della memoria, molte le iniziative proposte in tutta italia. C'è chi, come a Roma, ha incontrato i rappresentati della comunità ebraica a Roma. Ne fanno parte i sopravvissuti allo sterminio, come Piero Terracina, Ruth Dureghello e Sami Modiano. Il Sindaco di Roma Virginia Raggi li ha voluti incontrare nella sala del Campidoglio.

A Firenze, sul binario 16 della stazione di Santa Maria Novella, è stata posta una corona di fiori. Era quello, infatti, il binario destinato ai treni della deportazione.

Le iniziative non sono mancate a Torino, dove al Palaruffini gli studenti hanno incontrato alcune autorità. L'obiettivo è stato quello di parlare e di ricordate le tante vittime dell'Olocausto.