Sono 140 gli scatti che è possibile ammirare nell'esposizione curata da Robert Delpir e proveniente dalla fondazione Henri Cartier Bresson, presso la Villa Reale di monza sino al 26 febbraio 2017.

Questo importante fotografo francese è vissuto così a lungo e ha tanto viaggiato da poter raccontare coi suoi scatti la storia del Messico, della Cina durante il regime maoista, l'America degli anni 50, l'Italia, la Spagna e ovviamente la sua Francia, e, se vogliamo, di una buona parte del mondo. Per lui la fotografia è stata solo uno strumento per raccontare, non ha mai ripreso una sua foto per ritoccarla, se lo scatto andava bene allora veniva pubblicato altrimenti veniva scartato.

Il percorso della mostra

Lui stesso dichiara ' la mia passione non è mai stata per la fotografia in sé, ma per la possibilità di dimenticare se stessi registrando in una frazione di secondo l'emozione suscitata dal soggetto e dalla bellezza della forma, cioè una geometria velata da ciò che si offre. ( 8.2.94)

Nella attuale mostra il visitatore può osservare ritratti di scienziati( ad esempio i coniugi Curie), di famosi scrittori, immagini della vita in Messico, in Grecia, persino nella Cina maoista e ex maoista, in Russia e ovviamente nell'Italia degli anni 40.

Va ricordato che nel 1947 , insieme a George Rodger, Robert Capa, David Seymour fonderà la famosa agenzia Magnum, raccogliendo attorno a sé l'opera di importanti fotoreporter che avevano operato durante l'ultima guerra.

Sarà grazie a questa agenzia che invierà servizi di carattere documentaristico da ogni parte del mondo, raccontando realtà belle e brutte di nazioni in grande trasformazione. Ora a Monza la preziosa raccolta di 140 scatti si apre agli occhi del visitatore in una sequela in cui sfilano la vita, i costumi, le usanze, le abitudini quotidiane di uomini e donne che in un passato neanche lontanissimo hanno conosciuto privazioni e stenti in un mondo non ancora globalizzato, ed ora di nuovo in grave pericolo.

Una mostra magnifica che permette al visitatore di leggere anche gli acuti e disincantati pensieri del fotografo artista che al termine della sua esistenza, dopo tanto successo, abbandonerà la fotografia per ritornare al suo primo amore, la pittura.

La mostra è collocata al piano nobile della Villa Reale di Monza grazie alla curatela artistica di Denis Curti e al sostegno del Consorzio di Villa Reale e Parco Monza e da Nuova Villa Reale di Monza.