Palazzo Reale ospita, fino alla fine di Febbraio, una bellissima mostra dedicata al grande artista Pietro Paolo rubens, con uno sguardo volto ad analizzare non solo il suo più conosciuto periodo fiammingo, ma anche quelle opere nate in seguito alla sua esperienza maturata durante il suo soggiorno nel Bel Paese avvenuta tra il 1600 e il 1608.

Il percorso espositivo accompagna il visitatore attraverso le diverse fasi della carriera artistica del pittore, mettendo a confronto le sue opere con quelle del periodo che lo pose in contatto con diversi artisti italiani e che hanno contribuito a rendere la sua produzione ancora più vasta, restituendo all’Italia il ruolo di “Centro dell’Arte”.

Da un lato l’attenzione per l’Arte antica e la statuaria classica, dall’altro quella per i grandi artisti del Rinascimento come il Tintoretto e Correggio.

La curatrice della mostra Anna Lo Bianco ha scelto un gruppo di opere, ognuna delle quali rappresenta i diversi punti di questo percorso artistico, al fine di delinearlo e farlo comprendere meglio al vasto pubblico. Le opere dei protagonisti di questa mostra contano un totale di più di 70 splendidi pezzi, tutti provenienti dalle più grandi collezioni e musei del mondo come il Prado, l’Hermitage, i Musei capitolini, Galleria Borghese, il Museo di Palazzo Ducale e molti altri.

Rubens e l’avvento del Barocco

A Rubens si deve anche la nascita del Barocco, movimento artistico che ha saputo regalare opere di ineguagliabile splendore non solo nel campo dell’Arte, ma anche della filosofia, della letteratura e della musica.

Rubens infatti influenzò diversi artisti più giovani che diventarono poi grandi protagonisti di questo movimento come Andrea Bernini e Luca Giordano.

La mostra è stata accompagnata a Dicembre 2016 dall’esposizione a Palazzo Marino dell’opera di Paolo Rubens “L’Adorazione dei Pastori”, prestata dal Museo Civico di Fermo grazie alla quale i visitatori hanno avuto modo di ammirare l’ultimo dipinto realizzato dall’artista prima di lasciare l’Italia.