Siamo alla vigilia dell'inizio dell'undicesima stagione della celebratissima serie televisiva italiana Il commissario Montalbano.

Nel corso dell'ultimo decennio, le vicende del commissario interpretato da Luca Zingaretti, alle prese con crimini e reati nella zona di Siracusa, hanno consacrato nell'immaginario collettivo italiano e non solo il personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri. Montalbano rappresenta l'ultimo baluardo dell'idea dell'efficacia delle forze dell'ordine nella lotta contro la mafia e il malaffare; se per alcuni caratteri è una figura rivoluzionaria e originale, per molte ragioni resta ancorata alla tradizione classica della crime story, e in questo si pone in conflitto rispetto a molte altre narrazioni seriali internazionali.

Montalbano eroe/antieroe rappresentante della legalità

Montalbano è strettamente legato alla letteratura di Leonardo Sciascia, dal momento che il fulcro narrativo è rappresentato dalla sua dedizione al lavoro e dalla sua passione per la legalità; oltre a ciò, a costituire la forza di fascinazione del personaggio è la sua indefessa onestà, che si accoppia a un sarcasmo e un cinismo che avvicinano il personaggio allo spettatore. In questo, Montalbano appartiene a tutta una categoria di eroi/antieroi che hanno popolato l'immaginario televisivo negli ultimi decenni: il suo cinismo è quello del Dr. House per intenderci, ovvero il comportamento burbero e severo assume un carattere machiavellico per il quale ciò che conta è il risultato finale, ovvero risolvere l'enigma, trovare i criminali, proteggere gli innocenti.

L'elemento di retroguardia della narrazione di Montalbano coincide con gli apprezzamenti ricevuti nel corso degli anni dalle istituzioni politiche (pensiamo alle parole di apprezzamento del Presidente del Senato Aldo Grasso): Montalbano è infatti il rappresentante del bene incarnato dalle istituzioni, nonché lo spirito di fiducia nei suoi confronti.

Per compiere tale operazione, l'unica possibilità di non cedere all'ingenuità consiste in un'operazione dialettica dell'immaginario: data la sfiducia nei confronti della politica e dei suoi rappresentanti che caratterizza in maniera trasversale tutta la società civile italiana, l'unico modo di rendere efficace un tale simbolo è stato quello di “disegnarlo” come controcorrente, in qualche maniera paradossale in sé.

Il paradosso sta nella co-presenza di testardaggine, ego individuale e insofferenza per gli altri da un lato, e convinta adesione a quella stessa comunità dall'altro, che è dimostrata dalla convinzione che l'unico modo di combattere il male è la legge.

Montalbano in controtendenza nell'immaginario delle serie TV

Questo discorso colloca la fiction italiana in una posizione particolare nell'odierno scenario della serialità televisiva: molti prodotti seriali sono basati infatti sulla totale sfiducia nei confronti dell'ordine ufficiale, e spesso si tratta di legittimare moralmente la spontanea e individuale iniziativa del “farsi giustizia da soli”. Tale sfiducia cinica, alimentata dai vari complottismi, ha concesso a figure come Donald Trump di salire al potere, e probabilmente c'è un filo rosso dell'immaginario che mette in relazione l'elezione del Presidente americano a Dexter, Breaking Bad, lo stesso Dr.

House. Tale filo rosso è la convinzione che solo sfidando le regole e le leggi possa esserci possibilità di riscatto, invece per Montalbano è proprio il rispetto delle leggi a rappresentare l'unica opportunità di salvezza.