La chiusura della mostra The Art of the Brick a Roma è stata posticipata al 26 marzo 2017. Dopo il boom di 130mila ingressi registrati alla Fabbrica del Vapore di Milano, la grande esposizione continua a riscuotere grande successo anche all’Auditorium Parco della Musica. Proprio in questi giorni, gli organizzatori dell’evento romano hanno ufficialmente comunicato che la rassegna è stata prorogata al 26 marzo, dopodiché proseguirà il suo tour nelle principali capitali del mondo. A catturare l’attenzione di grandi e piccini ci pensano oltre 70 opere d’arte realizzate incastrando alla perfezione più di un milione di mattoncini Lego.

Autore di questi capolavori è nientemeno che un ex avvocato statunitense che, stanco della frenesia del suo lavoro, ha deciso di liberare la propria creatività dando voce alla passione per i famosi mattoncini colorati con cui giocava da bambino. L'opera simbolo della mostra, Yellow, rappresenta infatti un uomo che si apre il petto a indicare come oguno di noi dovrebbe farsi guidare dai moti dell'animo. Nathan Sawaya oggi è un affermato artista americano e le sue riproduzioni fatte in Lego stanno facendo il giro del globo, da New York, a Los Angeles, da Melbourne a Shanghai, da Londra a Singapore.

Mostra Lego, le opere più belle

Tra le opere esposte più celebri vi segnaliamo la Notte stellata di Van Gogh, L'Urlo di Munch, la Gioconda di Leonardo, Il bacio di Klimt, La ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer per quando riguarda la pittura, mentre la categoria scultura è rappresentata al meglio dal David di Michelangelo.

L’installazione più maestosa, che ha impegnato Nathan Sawaya per un’intera estate, è lo scheletro di un tirannosauro Rex che conta la bellezza di 80mila Lego ed è tenuto insieme da un complesso sistema di fili. Dulcis in fundo, il percorso espositivo contempla una zona interattiva che invita i più piccoli a cimentarsi in sfide all'ultimo mattoncino seguendo le orme dell’artista a stelle e strisce. Il successo in terra italiana di The Art of the Brick conferma il giudizio della CNN che l’ha proclamata una delle dieci mostre da vedere al mondo.