Vi manca Calcutta? Ecco Gazzelle. Ma vi piacerà di più.

Flavio Pardini che da poco più di un anno si è messo alla guida del progetto Gazzelle, pubblica il 3 marzo l'esordio Superbattito per l'etichetta milanese Maciste Dischi. 8 tracce di cantautorato pop per poco meno di mezz'ora di musica. Ti viene voglia di ascoltarlo ancora. E ancora.

In un momento storico in cui Calcutta e I Cani sono (momentaneamente) usciti dalle nostre vite, per scelta tecnica entra in campo Gazzelle. Il cantautore romano è così vicino e al contempo così lontano non solo da artisti indipendenti ma anche a mostri sacri come Vasco Rossi e Antonello Venditti.

Non Sei Tu è l'apertura verso nuovi universi, il TRAPPIST-1 appena scoperto e condito di spleen al punto giusto, è quel gusto di gelato che per anni non hai mai voluto assaggiare e finalmente provi e ti rendi conto che non era poi così male.

Quella Te è la ballad che canticchi con le cuffie a tutto volume, sull'autobus pieno di gente. A Roma è un must.

Te lo ricordi lo Zucchero Filato? Flavio si diverte a puntare il dito contro un mondo che non ha più memoria per i ricordi fiabeschi e fanciulleschi. Andava tutto meglio prima, gli amici, la piazza, il gelato, tutto condito con un sound 80's da far invidia anche ai migliori Decibel.

MeltinPot è la fine di un rapporto e la conseguente negazione ("come distruggi le foto dandogli fuoco, dandomi fuoco, dandoci fuoco") mentre Balena, pezzo in cui finalmente la chitarra fa capolino, è la fase del rimorso e l'aspettativa della rivincita ("da lunedì cambierà me lo sento").

Démodé è la negazione del moderno mondo tutto luci e ombre ("Non ci vado più in discoteca, non ci vado più"); l'uomo, per natura legato alle apparenze, vive la notte e le amicizie occasionali come fossero la vita vera.

La musica, come molti altri campi, non è un lavoro se non hai gli agganci giusti, come esplicitamente raccontato in NMRPM, ovvero Non Mi Ricordi Più il Mare: una cena con i genitori della tua lei andata a male è ormai un ricordo svanito.

Greta è la Strawberry Fields Forever di Gazzelle: l'artista alla fine ha finalmente ritrovato la sua bella e la ama in uno spazio bianco e asettico in cui solo lui può parlargli.

Superbattito è la sconfitta della morte, l'abnegazione dell'Io, è la grande festa dopo il funerale. Gazzelle non riesce a credere che sia proprio lei, poi tra un locale gay, l'aurora che arriva minacciosa, un saluto non dato e l'allegria per le aspettative del futuro riesce a leggere il suo nome sulla lapide: è proprio lei.

E la vita ricomincia, a loop.

Gazzelle elabora e riorganizza a suo modo le 5 fasi del lutto teorizzate da Elisabeth Kübler-Ross nel 1970. Il cantautore psicoanalizza la canzone d'autore e il synth-pop mettendosi a nudo (anche in copertina), ci porta a spasso attraverso sentimenti romantici e atteggiamenti cinici.

L'esordio di Flavio è un disco registrato in maniera semplice ma efficace, tutti i suoni sono al posto giusto. Peccato per la durata, unico punto negativo. Sarà sicuramente uno degli artisti italiani da vedere ad aprile.

Il tour di Gazzelle parte il 3 marzo dal Monk di Roma per poi continuare in tutta Italia.