Il dopo Sanremo di Francesco Gabbani è un inarrestabile successo del tormentone che lo ha premiato col 1° posto non solo sul palco, ma soprattutto nelle classifiche. È, infatti, molto comune il caso di brani vittoriosi a Sanremo che poi non raggiungono nessun successo nelle classifiche di vendita. Per Gabbani, la "maledizione del vincitore" non si è verificata, per sua fortuna.

Il caso "Occidentali's Karma"

Il suo brano "Occidentali's Karma" ha raggiunto risultati record ed è ufficialmente entrato nella storia dei brani più venduti e scaricati sul web.

Per non parlare delle innumerevoli parodie presenti su YouTube. Eppure, il brano è decisamente ben studiato, irriverente e tutt'altro che banale. Nonostante la gradevole e picchettante melodia che la rende orecchiabile e ballabile, il testo è complesso e rivela il drammatico declino della società moderna travolta dalle tecnologie e dai social.

L'incontro con Desmond Morris

Nel testo della canzone si legge (si canta e si balla) "La scimmia nuda balla", ma cosa vuol dire questo verso? Si tratta di un chiaro e palese riferimento al libro dell'etologo inglese Desmond Morris intitolato proprio "La scimmia nuda". Lo studioso, prossimo ai novant'anni, ha chiesto espressamente di incontrare Gabbani per un dialogo sul suo libro e sul successo della sua canzone.

Notizia che ha riempito Francesco di grande entusiasmo e soddisfazione.

L'opinione dello zoologo ed etologo è davvero sorprendente: sostiene, infatti, di non aver mai ascoltato canzone più interessante, ricca di cultura e ricca di citazioni sin dai tempi di Bob Dylan e John Lennon. Raffinatezza, sottigliezza ed eleganza in un testo multisfaccettato e ricco di richiami alla cultura testuale e musicale.

Una miscellanea multiculturali di grande spessore.

Contenuti che purtroppo, come sostiene Morris, non vengono compresi nella loro importanza e finiscono per ridursi al semplice balletto della scimmia. La perdita di quella capacità di lettura alta e seria che si deve ai grandi artisti e che non viene realmente fatta, a discapito del senso profondo contenuto nei versi.

I paragoni, alti e forse leggermente azzardati, di Morris nei confronti del cantautore di Carrara denotano sicuramente un grande apprezzamento, ma esulano dal voler definire Gabbani un "filosofo musicale".

A Gabbani, certamente, vanno i complementi, la meritata vittoria a Sanremo e l'ingresso ad Eurovision nonché il riconoscimento per aver creato un brano-denuncia contro la spettacolarizzazione del dolore, contro la ridicolizzazione dei valori e la perdita di umanità a vantaggio di una immagine psudo-umana nascosta dietro parole vane, volgarità e cattiveria. Uno schiaffo morale al mondo web che ha dimenticato che oltre lo schermo, c'è la scimmia nuda che non balla, ma piange.