Il 25 aprile 1945 ricorre l'anniversario della liberazione dell' Italia dei territori occupati dalle truppe naziste, è il giorno in cui uomini e donne armati (i cosiddetti partigiani) lottarono anche fino alla morte attaccando le truppe tedesche e i fascisti ancora rimasti, aprendo la strada alle truppe alleate che stavano arrivando sul territorio italiano. Dopo aver vinto la battaglia, il Comitato di Liberazione assunse il potere, condannando a morte tutti i gerarchi fascisti e il loro capo Benito Mussolini che, disperato dopo l'evolversi degli avvenimenti a lui sfavorevoli e dopo la sua disperata fuga, venne ucciso insieme alla sua amante Claretta Petacci.

Il suo cadavere, quello di lei e dei gerarchi, vennero esposti in maniera macabra al pubblico a Milano.

L'Italia del nord venne liberata, mentre si combattè fino ai primi di maggio: la dittatura fascista cadde, le ferite riportate furono gravissime, ma l'Italia riuscì a rinascere con un nuovo governo e gli italiani furono chiamati a votare e a scegliere con un referendum se essere governati dal re o da un presidente della repubblica. Alla fine fu scelta la Repubblica. Per ricordare questi avvenimenti, annualmente si festeggia il 25 aprile come festa nazionale. La festa rappresenta l’inizio della Storia di un'Italia libera e serve per ricordare alle generazioni future il sacrificio di uomini e donne con sublimi ideali, anche se sul finire della guerra vi furono episodi violenti non giustificati da ambo le parti, sia da fascisti che da partigiani.

Furono, tuttavia, alcuni casi isolati di "guerra civile" che non hanno nulla a vedere col sacrificio di uomini giusti che hanno fatto nascere una democrazia. Riunirsi il 25 aprile è cantare un inno alla democrazia, commuoversi ricordando che ciò che abbiamo ai giorni nostri è costato sangue a uomini, che non si sono arresi, dando la loro vita per poter costruire un futuro migliore per i loro figli e i figli dei loro figli.

Quindi, bisogna sempre augurarsi che il 25 aprile serva da monito a tutti, perchè senza libertà non si può vivere. Non a caso, nell'articolo 13 della carta costituzionale leggiamo: "La libertà personale è inviolabile".

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