La fine del mondo ci sarebbe già stata, con uno sciame di comete che avrebbe colpito il pianeta Terra circa undicimila anni fa, modificando addirittura l'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre e provocando l'estinzione di molte specie di animali, tra cui i mammut. In pratica questo sciame fu la causa dell'Era Glaciale che ancora è in essere.

La rivelazione è arrivata dallo studio dei ricercatori dell'Università di Edimburgo su alcuni bassorilievi presenti nel sito archeologico di Gobakli Tepe, in Turchia.

Gli storici affermano comunque che al momento dell'impatto esistesse già una civiltà organizzata e che questi eventi catastrofici ne abbiano causato quasi l'estinzione.

Secondo gli studiosi, già 12mila anni fa c'erano delle civiltà molto evolute che hanno lasciato dei chiari segnali sulla Terra e che rappresentano un punto oscuro nella Storia. Queste civiltà spiegherebbero tutti i misteri sulla tecnologia usata per le grandi costruzioni dell'antichità, come la perfezione delle piramidi di Giza e i monumenti ciclopici visibili in tutto il mondo, tra l'altro comuni a molte civiltà.

Stando agli scritti dei ricercatori, dato che l'asse terrestre è mutato a seguito dell'impatto rendendo l'Antartide il deserto di ghiaccio che conosciamo oggi, forse 12mila anni fa non era così ed allora potrebbero presto salire alla ribalta importanti novità sul passato della Terra.

Il sito di Gobekli Tepe protagonista di questi studi è importantissimo per gli storici perché risulta essere il più antico tempio dell'umanità e si ritiene servisse per l'osservazione delle comete e dei meteoriti.

Ancora oggi Gobekli Tepe è ritenuto uno dei grandi misteri della Terra e lo studio delle comete, unito alla tragedia, ha tramandato fino ad oggi, in molte culture, la convinzione che le comete (tralasciando quella di Halley, legata al Natale) portino sfortuna e siano messaggere di lutti, devastazioni e disperazione.

La teoria risulta particolarmente affascinante e spiegherebbe anche le grandi costruzioni in rovina trovate sui fondali dell'Oceano, dove Platone collocava la città sommersa di Atlantide, così come la piramide sommersa sull'Isola di Yonaguni, il punto più occidentale del Giappone.

A proposito di fine del mondo, per molti l'evento si ripeterà quest'anno poiché secondo i teorici del complottismo tutti i segnali che la storia ha tramandato negli anni, si sarebbero verificati proprio nell'ultimo periodo.

In particolare, andrebbe tenuta sott'occhio l'Apocalisse di Giovanni al punto 12:1: "Nel cielo apparve un segno grandioso, una donna vestita di sole con la Luna sotto i suoi piedi e sul suo corpo una corona di dodici stelle. Era incinta e gravida per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo, un enorme drago rosso".

Chi ha analizzato questi segni sostiene che la donna rappresenterebbe la costellazione della Vergine, su cui proprio quest'anno, il 23 settembre, si disporranno 12 astri.

Da qui la teoria secondo la quale il 23 settembre 2017 il mondo finirà... Di nuovo.