Quando si parla di real time marketing si dovrebbe citare anche Bansky d'ufficio. Lo street artist inglese tra i più celebri del globo, ha già dimostrato in più di un'occasione di essere sempre sul pezzo quando si tratta di scottanti questioni di politica ed attualità globale. Ultimo di questi esempi il Walled Off Hotel, un albergo da 30 dollari a notte collocato a Gerusalemme, a ridosso del muro costruito nel 2013 da Israele in funzione antipalestinese. Interamente decorato con i graffiti dell'artista, l'hotel si affaccia direttamente sulla barriera regalando una vista che è stata definita "una delle più brutte del mondo" dallo stesso direttore della struttura.

A suon di opere come questa, sempre acutissime e di un tempismo quasi chirurgico, Bansky si è guadagnato la luce dei riflettori di tutto il mondo ben oltre la cerchia degli appassionati di street art o dell'arte contemporanea in generale, senza mai rivelare la sua vera identità. Partito dai muri della città Bristol è arrivato ad apporre la sua firma un po' in ogni dove, con graffiti dallo stile più che riconoscibile, spuntati di notte come funghi per le strade di mezzo pianeta e capaci di colpire l'opinione pubblica come un pugno ben assestato.

Brexit e migranti i temi al centro della nuova opera

L'ultima della serie è comparsa circa tre settimane fa, ancora una volta nel suo paese natale, sul fianco di un edificio nei pressi del porto di Dover.

Dopo le prime incertezze e perplessità, una fotografia del murale è comparsa sul profilo Instagram di Bansky e l'autenticità è stata ufficialmente confermata all'Independent da una fonte vicina all'artista.

Il graffito, uno dei più grandi del suo portfolio, consiste nell'immagine di una gigantesca bandiera della Comunità Europea dalla quale la figurina di un uomo in tuta da lavoro sta cercando di scalzare una stella.

L'abbigliamento e la scala da muratore su cui si regge il personaggio lo qualificano immediatamente come un membro della classe operaia, la stessa che ha sancito l'uscita del Regno Unito dall'UE con il referendum dell'anno scorso.

Un lavoro dal tema spiccatamente europeista quindi, che si è andato ad incuneare perfettamente tra le imminenti conseguenze della Brexit, alla quale allude chiaramente anche la stella estirpata, e la vigilia del ballottaggio tra i due candidati alla presidenza francese, con tutti i relativi timori per il futuro.

In quest'opera nemmeno la collocazione è lasciata al caso: dal terminal traghetti di Dover infatti, partono quotidianamente le imbarcazioni dirette in Francia, precisamente al porto di Calais, tristemente noto per i massicci sbarchi di migranti. Con una sola opera densa di attivismo politico Bansky è riuscito a toccare tutti i talloni d'Achille dell'Unione Europea.