Chi aveva dato per finita la carriera di Nicole Kidman dovrà ricredersi. Dopo i successi dei primi anni 2000, con "Eyes Wide Shut" di Kubrick, "Moulin Rouge" di Luhrmann e l'oscar come migliore attrice vinto interpretando Virginia Woolf in "The Hours" di Stephen Daldry, l'attrice australiana ha trascorso la decade successiva con risultati disastrosi. Thriller insipidi ("The Interpreter", "Il segreto dei suoi occhi"), commedie mielose ("La donna perfetta"), musical pomposi ("Australia"), episodi grotteschi ("Fur") e biopic imbarazzanti ("Grace di Monaco"): questa la scaletta che aveva contribuito a rendere la star più abbagliante di Hollywood il pallido ricordo di se stessa, con alcuni sfortunati bisticci in chiave botox ad aggravare la situazione.

La Kidman è però sopravvissuta a tutto questo, e dopo la nomination agli Oscar 2017 per "Lion" si presenta si presenta alla 70ª edizione del Festival di Cannes con tre film che sembrano quelli giusti.

Nicole Kidman, il rilancio da una serie tv

Nicole Kidman il 20 giugno compierà 50 anni e ci arriverà dopo uno snodo lavorativo cruciale. Ha infatti rifiutato d'interpretare "Elle" di Paul Verhoeven, ruolo grazie al quale Isabelle Huppert ha vinto il prestigioso Premio César. Sembrava la fine più cupa per colei che appariva nel 2004 la donna più celebre al mondo. Invece, è da quella scelta che la Kidman ha ricostruito la sua carriera. Sette episodi della serie Big Little Lies (successo televisivo dell'anno) sono bastati per ricordare a tutti il suo talento.

E mentre in questi giorni negli Usa viene distribuito il film "Queen of the Desert" (2015), dov'è stata scelta dal maestro Werner Herzog, la Kidman cala una prestigiosa tripletta di partecipazioni in altrettanti film presenti a Cannes.

'L'inganno' di Sofia Coppola sfida 'Happy End' di Haneke

I due film in concorso sono "The Killing of a Sacreed Deer" di Yorgos Lanthimos ("The Lobster") e "L'Inganno" di Sofia Coppola ("Lost in Traslation").

Tra i due, soprattutto "L'Inganno" è destinato ad avere un impatto su critica e pubblico, perché trattasi di un film in costume, con un grande cast e una regista audace che sembra giunta alla definitiva prova di maturità. Sulla strada della Kidman c'è pero la bravissima Isabelle Huppert, 64 anni, che a Cannes ha vinto ben due volte come migliore attrice.

La Huppert è in uno stato di grazia spaventoso, ha convinto tutti con "Elle" e L'Avenir (diretto da Mia Hansen-Løve) e ora è in concorso a Cannes con "Happy End" del maestro Michael Haneke, che ha vinto due volte la Palma d'oro con "Il nastro bianco" e "Amour".