Il 9 aprile 2017, le campane di Notre Dame sono tornate a suonare presso il Theatre des Westens di Berlino. Il romanzo di Victor Hugo, diventato celebre grazie al film d’animazione Disney, Il Gobbo di Notre Dame (1996), sta continuando a far sognare grandi e piccini. La storia di Quasimodo e della bella gitana Esmeralda è di nuovo in scena e, questa volta, in uno dei teatri più rinomati della Germania per quanto riguarda i musical. A differenza delle altre rappresentazioni, la versione tedesca si distingue per aver delineato maggiormente l’aspetto psicologico dei personaggi.

Notre Dame: patrimonio artistico italiano

In Italia, la storia di Quasimodo e della bella Esmeralda, è stata messa in luce e - in particolar modo in musica - da Riccardo Cocciante, la cui rappresentazione artistica, tuttora in scena, continua a emozionare una grandissima platea di spettatori. Le musiche del celebre musical sono diventate patrimonio artistico italiano. Notre Dame de Paris è in primis un capolavoro letterario che bisogna leggere attentamente, mille volte, prima di poter dire di sapere tutto alla perfezione. Non a caso, gli intrecci messi su carta e i problemi sociali che vengono affrontati attraverso la storia di ogni singolo personaggio, continuano a farsi largo in una società, apparentemente diversa dalla Parigi ottocentesca descritta da Victor Hugo.

I diversi ceti sociali delineati nel libro rispecchiano perfettamente quelle maschere a cui siamo ormai abituati e a cui non diamo più peso. Per questa ragione, come sottolinea Riccardo Cocciante, Notre Dame de Paris non è una fotografia, ma un’immagine in movimento che vive nel tempo e diventa ogni volta qualcosa di diverso.

Der Glöckner von Notre Dame

Attualmente in scena presso il Theater des Westens di Berlino, Der Glöckner von Notre Dame non si distacca dalla trama originale e dal film d’animazione Disney. I personaggi sono cristallizzati nel classico messaggio di amore e di speranza e le musiche rimangono quelle del noto compositore della Walt Disney, Alan Menken.

In questo caso, il direttore d’orchestra è Shay Cohen e i testi delle canzoni di Stephen Schwartz, sono stati tradotti in tedesco da Michael Kunze. A prescindere dalla classica trama, la nuova “Disney Theatrical Production”, merita infinite standing ovation. Alexander Zamponi, Felix Martin, Tim Reichwein, Kristina Love: i nomi degli attori da citare per il loro grande talento sono davvero numerosi. Sin dal primo atto, le voci di questi artisti si sono mescolate con quelle di un coro d’eccezione, ORSO –Choral Society Berlin, riuscendo a emozionare una numerosa platea di tutte le età. La versione tedesca del Gobbo di Notre Dame, rispetto al film d’animazione Disney, delinea maggiormente i tratti psicologici dei personaggi.

Quasimodo, per esempio, non è un semplice ragazzo malformato dal cuore grande. Al contrario, il campanaro della cattedrale di Notre Dame è un malato mentale, un pazzo squilibrato che parla con i suoi amici immaginari e che viene accettato solo dalla bella Esmeralda. Nella vita di tutti i giorni, la gitana dall’animo nobile è cosa “assai rara”. Se proprio avesse avuto i soldi per una giusta formazione, la “zingara” sarebbe diventata una terapista o un’educatrice e avrebbe lavorato in qualche centro per disabili. Quasimodo, in ogni caso, grazie alla "Bella Gitana", va oltre il suo handicap fisico e mentale. Soprattutto nel secondo atto, ciò che risulta essere davvero interessante rispetto al film d’animazione Disney, è la trasformazione degli amici immaginari di Quasimodo che si rivelano essere le stesse persone che aiuteranno il campanaro a salvare la bella Esmeralda. Alla fine muoiono tutti, ma, al di là del triste finale, Notre Dame è un cult senza tempo che sa far riflettere ed emozionare.