Fino al 1° ottobre 2017, presso l'Oratorio dei Bianchi, a Palermo, si potrà visitare la mostra completamente dedicata al grande Giacomo serpotta, celebre per i suoi puttini di stucco presenti in moltissime chiese di Palermo e in altrettanti oratori.

La carica delle 101, e oltre

Saranno oltre 100 le opere presenti all'Oratorio dei Bianchi e saranno di diversa natura e materiali: marmi, stucchi, opere in avorio, dipinti, disegni, coralli, opere provenienti da altre chiese e da collezioni private. Tutte le opere sono state raccolte e scelte appositamente da Vincenzo Abate, collezionista e direttore del Palazzo Abatellis, sede tra l'altro di una mostra ancora attiva sulle "Suggestioni Caravaggesche", che vuole sottolineare non solo l'importanza della produzione serpottiana a Palermo, ma rendere partecipe un ampio pubblico in una delle manifestazioni artistiche più belle e significative di tutti i tempi.

L'organizzazione

L'organizzazione della mostra sarà a cura di Civita Sicilia, mentre la promozione sarà curata dalla Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo, la cui figura di rappresentanza sarà quella di Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione. La figura del Serpotta, sostiene Emanuele, è centrale ed importantissima per Palermo e per l'arte tutta in quanto ha rivoluzionato la declinazione artistica dello stucco, rielaborandone il paradigma manipolativo inglobandolo "matericamente" nel marmo e rendendolo unico.

Contesto storico

Il fulcro storico della produzione si concentra in quello che fu, per Palermo, il periodo dei Viceré e della repressione antiborbonica del 1674, quando l'arte vide lo splendore in un'epoca in cui ogni opera veniva prodotta su commissione e l'attività artistica acquisiva una prima immagine ed un primo riconoscimento a livello europeo.

Il piano terra dell'Oratorio sarà riservato alle opere del Serpotta, con stucchi provenienti dalla Chiesa della Stimmate, prima di essere demolita ed essere sostituita dallo splendido Teatro Massimo. Il primo piano vedrà l'esposizione di dipinti di matrice classico-romana che rappresentano il superamento e l'evoluzione del periodo barocco.

La produzione serpottiana a Palermo ed in Sicilia

Tra le opere di maggior rilievo e pregio si ricordano (solo per citarne alcune) :

  • Oratorio di San Manuel Iacono
  • Decorazioni degli oratori di Santa Cita, di San Lorenzo, del Rosario a San Domenico, alla Chiesa di San Marco a Vicari, alla Chiesa San Francesco d'Assisi
  • Opere sparse al Monastero San Francesco di Paola
  • Chiesa dei Santi Cosma e Damiano ( anche detta Santa Chiara)
  • Decorazioni all'Oratorio San Mercurio adiacente alla Chiesa San Giovanni degli Eremiti
  • Chiesa del Carmine Maggiore
  • Chiesa di Sant'Orsola dei Negri
  • Collegio Massimo dei Gesuiti
  • Decorazioni alla Chiesa San Sebastiano alla Marina
  • Chiesa "La Gancia" ( Santa Maria degli Angeli)
  • Chiesa del Gesù (anche detta Casa Professa)