Durante l'ultimo Festival di Locarno, in Svizzera, il premio Oscar Adrien Brody ha ricevuto il Leopard Club Award per essere un artista in continua crescita. Un uomo dallo sguardo sereno e la voce dolce, Adrien si è commosso alla vista dei propri genitori fieri di lui per il premio vinto. Nato nel Queens ha dovuto sopportare 16 anni di sofferenze e difficoltà economiche prima di farsi notare da Hollywood e diventare uno degli attori più bravi e richiesti della sua generazione. Non è più inquieto come una volta, anzi, è consapevole delle sue ottime capacità artistiche: fiero della sua taglia da campionario, ha fatto anche da modello per stilisti di alto livello, ha interpretato una pubblicità della Fiat da ben 16 milioni di contatti in sole due settimane e ha girato Carlo V.

Richiesto dai migliori registi, un attore interessante in ascesa

Meticoloso nello scegliere i ruoli e uomo assennato, Brody ha preso parte a film indie, a basso budget, ma ha lavorato anche per registi di alto livello, Woody Allen, Spike Lee, Terrence Malick, Roman Polanski e Wes Anderson. Si è sempre impegnato moltissimo per interpretare al meglio ogni personaggio.

Ruoli sempre degni di nota e un metodo lavorativo ben preciso

Ecco cosa ha detto riguardo al lavoro che ha fatto per entrare nei panni si Wladyslaw Sepilman, il soldato ebreo de “Il Pianista”: 'Ho imparato la potenza spirituale e la capacità di non mangiare, per 6 mesi, 16 ore al giorno. Con l'esperienza sul set del film 'La sottile linea rossa' di Terrence Malick, ho capito il vero significato di perdita, Selpiman viene privato di umanità e civiltà, la società non capisce davvero cosa provano i soldati tornati dalla guerra.

Non dimenticherò mai il lavoro che ho fatto per Polanski, quei notturni di Chopin'. Tra un po' di tempo si vedrà nella quarta stagione della serie tv 'Peaky Blinders' creata da Steve Knight come guest star: 'Mi sono tanto divertito' ha dichiarato. Parlando del metodo che usa per lavorare ha detto: 'Se devo interpretare un personaggio che zoppica non riuscirei a farlo se non mettessi delle pietre dentro le scarpe, bisogna evitare di recitare.

Parlo con moltissime persone e faccio approfondite ricerche. Devo fare miei gli aspetti psicologici ed emotivi del personaggio. Tutto questo mi aiuta a rimanere concentrato sul set, in ogni momento.'

Una carriera creata con difficoltà, ma molti interessanti progetti futuri

È stato difficile per Adrien avere questo successo: 'Si dimentica con facilità quel pericolo disperato in cui nessuno si accorge del tuo potenziale' ha dichiarato.

'Ciò che mi manca è l'anonimato: adoro entrare nella vita di altre persone attraverso i personaggi che interpreto, ma non è semplice trovarsi preparati ad affrontare la fama. Mi spiace, infatti, non poter osservare le persone senza essere notato.'

Riguardo ai suoi progetti per il futuro ha detto: 'Da pittore quale sono, dopo 2 anni di vacanza, sono pronto a mostrare i miei quadri e a diventare regista. Tutto questo è una benedizione'. Un artista davvero molto creativo e sorprendente.