È uscito questa settimana "Ogni giorno come agosto", il nuovo singolo di Chiara Monaldi. Il brano anticipa il disco atteso per l'autunno. Il videoclip è il primo nella storia della musica ad essere stato realizzato con una Instagram Stories. Se il primo EP (Una settimana difficile, 2016) è stato registrato in casa con chitarra e voce, ed è nato soprattutto dalla voglia della Monaldi di fare ascoltare qualcosa di suo, il nuovo album ha dietro un lavoro musicale molto lungo, con il pianoforte come strumento principale.

Chiara Monaldi è nata a Roma nel 1990, è laureata in Psicologia Clinica e Sociale alla Sapienza, ed insegna canto.

Ha rilasciato un'intervista a Blasting News.

Le dichiarazioni di Chiara Monaldi

Cosa vuol dire "Ogni giorno come agosto?"

È il ricordo di un periodo spensierato che ho vissuto. Da un lato è il racconto dell’estate, della leggerezza. Dall’altro è una metafora della fase iniziale dell’amore, del primo momento in cui si hanno pochi problemi e si è ancora nella parte della scoperta, dell’inaspettato. Non sto più con il ragazzo in questione, ed è il motivo per cui è nato il disco. La battuta che mi fanno tutti è che adesso per fare uscire un nuovo album dovrò mettermi con qualcun altro e lasciarlo. Il disco che uscirà ad autunno parlerà d’amore. Un altro singolo importante al suo interno è "Futuri qualcosa".

In generale, il mio nuovo lavoro parla dell’amore, della coppia, di come affronta la distanza, della delusione, e poi c’è un po' il cammino che ognuno fa per sé per ricominciare a costruire cose nuove. È un disco anche molto riflessivo. Direi che ha alcuni tratti anni '60, un po' alla Gino Paoli, ha uno stile "classico" per così dire.

Credi nell'amore eterno?

Bella domanda. Io credo negli amori eterni. L’amore non finisce. L’amore profondo, l’affetto, aver provato qualcosa per qualcuno, essersi conosciuti, è qualcosa di senza tempo e che continua malgrado le scelte di vita…Le scelte di vita ti portano a prendere altri percorsi, a non conoscersi più ma in fin dei conti c’è una dimensione quasi atemporale dell’amore.

Quando hai qualche ricordo, quando risenti quell'odore, in un secondo è amore. E ci sono delle dimensioni che continuano ad esistere malgrado le nostre scelte di vita siano state differenti e siamo insieme ad altre parti.

L'idea di Noia Dischi di usare Instagram

Che rapporto hai con i social?

Ho 26 anni e mezzo e uso Facebook soprattutto per la mia professione. Instagram ce l’ho, ma non sono una superpratica delle stories, ed è un’idea che c’è venuta insieme ai ragazzi dell'etichetta. Ci sembrava un modo molto diretto di raccontare la quotidianità, e mi è piaciuto fare quest'esperienza di video con Instagram foto, perché con poco tempo e mezzi limitati si è riusciti a rendere bene una spontaneità che cercavo di comunicare con la canzone.

Il mezzo è stato molto in linea con il contenuto.

Roma è un buon posto per iniziare a fare musica?

Sì è piena di contesti in cui si suona, è piena di etichette indipendenti. Ogni anno si fanno avanti nuove proposte e siamo tutti molto in ascolto l'uno dell'altro. È vero che quando c’è un mare di concorrenza da una parte ci si incentiva a fare cose, dall'altra per emergere è dura ma si è molto stimolati, e questo è ciò che più conta.

Quali sono le tue maggiori influenze musicali?

Per questo disco ho lavorato insieme a Fabio Grande, e mentre lavoravamo abbiamo sentito tanta musica. Su questo lavoro c’è uno sguardo molto femminile. Nico, Adele, indie-rock, Angel Olsen, Cat Power, Amy Winehouse influenzano molto il mio modo di cantare.

La mia cantante preferita è Cat Power. Mi ha cambiato, nella vita ho avuto tante influenze, ma lei mi ha fatto pensare che si potesse essere molto oneste, molto fragili e che valesse la pena dirlo. Invece ultimamente ascolto molto Colombre, che è uscito quest’anno.

Che cosa ami di più dell'essere cantante?

Io penso che sia un modo per elaborare ciò che abbiamo dentro. Cantandolo gli do forma. Poi con la voce ho un rapporto particolare. Io insegno canto e mi rendo conto che quando ho delle tensioni, delle esitazioni, si manifestano sulla voce. Quando canto io mi comprendo. Il giorno in cui ho registrato le voci del disco in arrivo, che per un cantautore è un giorno molto importante, coincideva con l'ultimo giorno della psicoterapia, quindi è stata una cosa simbolica molto bella.