Ubicato sull'isolotto artificiale di Saadyat, l'Isola della Felicità di Abu Dhabi, il prossimo novembre il Louvre del deserto inaugurerà le esposizioni ed accoglierà i visitatori con importanti capolavori dell'Arte provenienti da prestigiosi musei. Protagonista dell'evento sarà "Il Ritratto di Dama", o più comunemente Belle Ferroniere di Leonardo da Vinci, risalente al 1490-1495 circa, che si stima verrà ammirata da milioni di visitatori ogni anno.

L'intento non è quello di promuovere opere d'arte nel deserto, ma lanciare Abu Dhabi come polo d'arte e di cultura, come stabilito dal Governo Francese e dallo Stato Federale degli Emirati Arabi con un accordo siglato nel 2007.

Un accordo che prevede la cessione del marchio "Louvre" (fatto che ha scatenato non poche polemiche) per un valore di circa 400 milioni ed il prestito di opere d'arte per 10 anni direttamente dal museo di Parigi e da altri 13 musei partner.

La struttura

Con una cupola di 180 metri di diametro, dalle figure geometriche in stile arabeggiante, il Louvre di Abu Dhabi avrà al suo interno 23 gallerie permanenti, dove saranno esposte al pubblico 600 opere, di cui 300 di provenienza dai musei partner. Il tema centrale delle opere toccherà la storia delle grandi civiltà umane e delle religioni, dalla preistoria alla contemporaneità.

Le opere

Oltre alla tanto annunciata "Dama" di Leonardo, direttamente dal Louvre di Parigi, opere di prestigio ospitate ad Abu Dhabi saranno ad esempio l' "Autoritratto" di Van Gogh dal museo d'Orsay e "Bonaparte che attraversa le Alpi" da Versailles.

E poi "Il Buon Samaritano" di Jacob Jordaens Anversa da Anversa ed inoltre il Manoscritto di "uso del Sarum" contenente la raffigurazione dell'arcivescovo di Canterbury, Thomas Becket. Il manoscritto contiene 138 volumi e 47 miniature, scritto e dipinto a Bruges nel 1475 circa. Si intrecceranno opere del medio-oriente a capolavori di Picasso o Gauguin.

Le dichiarazioni

Ad annunciare la data di apertura dell'edificio espositivo prevista l'11 novembre prossimo è stato Mohamed Khalifa Al-Mubarak, presidente del turismo e della cultura di Abu Dhabi, sottolineando che l'intenzione del nuovo museo, che metterà insieme culture differenti, spesso in lotta tra esse proprio come la storia ci tramanda, sarà quello di trasmettere un messaggio di tolleranza.

Pace, dunque.

Da Parigi Charnier, in qualità di direttore di Agence France Museum, fa sapere che il Museo di Abu Dhabi non sarà caratterizzato da veti nè divieti. Il contenuto delle opere esposte non sarà limitato da alcun conflitto di religione e non saranno vietati i nudi. Lo scopo non è provocare, ma dimostrare che anche culture molto differenti, che a causa di ciò hanno riempito la storia di conflitti, possono dimostrare similitudini tra esse.