Ashley graham vuole piacere alle donne. Si capisce subito, fin dalla prima occhiata veloce ai suoi profili social, che strizza palesemente l’occhio al genere femminile. E, tra l’altro, senza fare alcuna distinzione di età: non le importa affatto quanti anni compia il suo bacino d’utenza, anzi, più eterogeneità manifesta al suo interno più la cosa sembra farle piacere.

La modella curvy che vuole piacere alle donne

Ma di chi stiamo parlando? 29 anni, americana e modella, è diventata famosa per il suo fisico curvy: un fisico ben distante dai canoni classici a cui la moda ci ha abituati, che nulla ha a che vedere con le altezze longilinee che sembravano essere il pass partout per le passerelle più importanti.

Niente di tutto ciò: 77 chili dislocati in 175 centimetri di altezza, sfoggiando una taglia 50 di cui sembra essere assolutamente orgogliosa, la Graham ne fa il suo vanto principale, il suo punto di forza. Più precisamente, la chiave di svolta attraverso la quale imparare ad amare se stessa – ed insegnare alle donne, tutte, a seguire il suo esempio. Un esempio di self confidence perfetto, che la innalza a modello di vita a cui aderire: una donna che si è ribellata al modello estetico imposto dalla società e che ha imparato ad amarsi nonostante i difetti. Tutti fisici, per altro, legati, a suo dire, alla natura di uno stile di vita sano ma che non perde di vista la felicità, il bello del mondo.

Il gelato dopo la palestra, ad esempio.

Seguendola su Instagram possiamo trovare senza difficoltà alcuna, tutta una serie di fotografie incentrata sul suo vivere bene con se stessa: sfilate, uscite con le amiche, allenamenti in palestra assieme al suo istruttore personale e pure istantanee della sua cellulite. Una cellulite accompagnata da una spiegazione scritta, dove sostiene di aver fatto tutti i suoi workout, di aver fatto del suo meglio per mangiare bene ma che la sua pelle rimane quella.

Però lei la ama e non se ne vergogna. Insomma, si è comportata bene, è stata sana, healthy, eppure la cellulite è ancora lì. Per questo la mostra. Per questo, a suo dire, tutte noi dovremmo farlo.

Uno stile di vita sano

Ed è attorno a questa ossessione per uno stile di vita sano, sano ma bello, o forse più bello ma sano, che ruota la maggioranza delle sue fotografie: un’isotopia, una ridondanza tematica e linguistica che si manifesta in primis nella scelta degli hashtag.

#curvyfit, #HealthyAtAnySize, #beautybeyounosize, denotano tutti un interesse che si snoda in due direzioni apparentemente distanti ma, in realtà, collegate: sii sano ma amati a prescindere dalla taglia – una taglia che è solo un numero e nulla può spartire con la bellezza effettiva di una donna. La Graham sfoggia la sua taglia con orgoglio per dimostrare che ci si deve amare nonostante. Nonostante la società, nonostante l’ossessione compulsiva della taglia 0 che ha stabilito i canoni estetici a cui il genere femminile deve adattarsi per poter essere definito bello.

Eppure, nonostante il suo impegno, esiste una larga fetta di pubblico che rimprovera Ashley Graham di aver confuso le acque, associando il termine curvy, storicamente accostato ad una taglia 46, alle due taglie in più che indossa lei e che, secondo alcuni, sono il risultato di una quotidianità insana.

Insomma, di aver giocato sporco, cavalcando l’onda di sdegno per le taglie 0 della moda e il numero sempre più elevato di donne con qualche chilo di troppo che finiscono con l’identificarsi nella sua fisicità e che, invece di cercare di modificare le cattive abitudini, giustificano se stesse accusando la società di imporre modelli insani. Che l’accusa sia fondata o meno, che l’intento della Graham sia sincero o dettato da un puro interesse personale di marketing, in ogni caso, 3.7 milioni di follower continueranno a chiederselo seguendola sui social. Ed è questo, forse, a rendere la Graham felice. Probabilmente, quasi quanto un gelato dopo la palestra.