Negli anni e nei mesi passati l'Italia è stata scossa letteralmente dai terremoti. Dal terribile Terremoto dell'Aquila del 6 aprile del 2009, passando attraverso le macerie di Amatrice solo poco più di un anno fa, siamo arrivati al sisma di Ischia dello scorso agosto. Reagire si deve e si può. Mentre la magistratura porta avanti le doverose e sacrosante inchieste, e mentre i ritardi della politica lasciano senza casa troppe famiglie, ci sono alcuni terremotati che hanno deciso di “cantarne quattro” a tutti l'Italia.

Una band di campioni nella vita

Si tratta della Banda Rulli Frulli, settanta ragazzi in tour in tutta Italia in questi giorni, accomunati da due grandi temi. Il primo è quello del terremoto. Tutti provengono infatti da una delle zone devastate dai sismi, l'Emilia. Terra di musicisti, rockettari e campioni. E loro campioni lo sono nella vita. Perché il secondo tema che li accomuna è proprio la musica. Il terremoto del maggio 2012 che ha colpito il cuore dell'Emilia li ha cambiati per sempre, ma decisamente in positivo.

Un tour che sconquassa

Le date e i luoghi delle performance musicali di questa particolare band composta da settanta musicisti non vengono scelte in base a logiche di mercato. Solo pochi giorni fa erano in provincia di Macerata, poi a Pesaro, Concordia, Rivara, come si legge nel loro sito ufficiale.

Poi ad ottobre ripartono per Città di Castello e di nuovo a Finale Emilia, dove tutto è cominciato. Le tappe del tour sono infatti le zone terremotate, dove la band porta allegria, speranza, dimostrazione che superare il dolore e il dramma si può. E poi la band è davvero speciale. Il gruppo dei Rulli Frulli conta settante musicisti.

Se è vero che la musica unisce, i suoi componenti hanno un'età compresa tra gli 8 anni del più piccolo ai 25 del più grande. Tra di loro ci sono 15 ragazzi che un brutta parola oramai desueta definirebbe “disabili”. Una parola senza senso, dato che non è da tutti suonare. Quindi chi sono davvero i disabili?

Dove e quando è nata la band

Era il 2010 quando Federico Alberghini, maestro di musica della scuola “Andreoli” di Mirandola, in provincia di Modena, creò un primo, originale, gruppo di sette elementi di provenienza diversa. La scuola collaborava infatti con l'istituto di Neuropsichiatria Infantile del territorio: la musica è un eccellente strumento di terapia, si sa, e già solo per questo quindi il progetto risultava meritevole. Poi, nel maggio 2012, il terremoto che ha sconvolto l'Emilia. Come biasimarli se si fossero arresi ad un tale dramma? Se si fossero distratti con incombenze più importanti? E invece no, per loro la musica era più forte di tutto il resto. La scuola fu trasformata nel nuovo Comune provvisorio.

Il gruppo, continuò a suonare, tra paura, dolore, problemi, macerie. Nuovi ragazzi si aggiunsero via via alla band e venne così il primo DVD, poi l'Expo, poi il concerto del 1 maggio di Roma, e oggi i Rulli Frulli fanno ballare l'Italia.

Una musica ecosostenibile

Un'altra bellissima caratteristica di questi ragazzi è che utilizzano materiali di recupero per creare musica e strumenti. Grondaie che diventano chitarre, cestelli di lavatrici che si trasformano in strumenti a percussione. Una musica che fa bene all'ambiente, al cuore, alla speranza, alle orecchie, dato che il risultato è strepitoso. Una band che rulla e frulla, ricordandoci con spensieratezza che rialzarsi si può, a tempo di musica magari, ma forse è proprio questa che riuscirà a ricostruire l'Italia.