Si è conclusa la 2° edizione del Festival Verghiano presso il Teatro Cunziria di Vizzini che quest'anno ha avuto come madrina d'eccezione Maria Grazia Cucinotta. L'attrice, giunta per la prima volta nella valle della "Cavalleria Rusticana", dove ha ricevuto un Premio alla Carriera, è rimasta incantata dallo stupore paesaggistico e dalle illuminazioni scenografiche.

Il borgo ritornato a vivere grazie all'evento che ha visto la messa in scena di opere teatrali come "Jeli il Pastore" e "La Lupa", drammi scritti e diretti da Lorenzo Muscoso che ha coordinato l'intera manifestazione, prodotta dalla Dreamworld Pictures.

La diva isolana ha fatto importanti considerazioni circa il sentimento che nutre per la propria terra e per l'operato svolto in questi anni dal regista siciliano nell'impegno artistico e nel rilancio del mito verghiano. Frasi di elogio sono state rivolte anche a coloro che rimangono in patria, cercando di dare una dignità culturale al proprio territorio.

Le rappresentazioni hanno richiamato sul luogo migliaia di persone che ne hanno decretato il successo, lodando la perfezione scenica curata in ogni dettaglio, comprese la riproduzione delle tradizionali feste religiose con tanto di fuochi d'artificio. I continui applausi hanno dimostrato quanto il lavoro di questi mesi svolto dal filmmaker Muscoso sia stato attento e scrupoloso.

Salvatore Ragusa nella parte di Jeli ("In Guerra per Amore", "La Città Ideale", "Noi credevamo") ha incarnato perfettamente sentimenti, azioni e tormenti in uno scenario di angoscia e delirio. Una struttura registica che è riuscita a portare il pubblico a vivere la scena attraverso una costruzione vicina al cinema con movimenti dinamici e azioni parallele disposte in spazi diversi entro i quali gli attori si muovevano.

Ogni personaggio è stato, poi, caratterizzato da particolare sentimento: Orazio Alba/Massaro Agrippino, saggezza e illusione, Raffaella Bella/Mara, perfidia e capriccio, Davide Sbrogiò/Don Alfonso, superbia e indifferenza, il tutto raccordato da Riccardo Maria Tarci/narratore e da figure come Luciano Fioretto/Peppe e Paolo Randello/Rocco ("Il Duello", "Romanzo Verghiano").

Le sensazioni venivano svelate dall'anima sonora dell'Hang, mediante la composizione del Maestro Franco Barresi e dall'astrazione vocale del palestinese Faisal Taher, magica voce dei "Kunsertu", la cui sonorità continuava in lontananza tra le colline e cresceva nel concitato climax finale. Uno spettacolo complesso, di alto livello con giochi di ombre e con una grande ricerca artistica che ha messo in evidenza un linguaggio e una preparazione in grado di affrontare regie diverse anche a distanza di poco tempo.

Con "La Lupa", Muscoso riporta sul luogo una passione carnale che si manifesta attraverso afflizione e possesso demoniaco, una narrazione che gira attorno ai personaggi de la Gna Pina/Pinuccia Vivera, Malerba/Germano Martorana, Nanni Lasca/Adriano Gurrieri, Maricchia/Greta D’Antonio e Alessandro Campo, accompagnata dalle partiture dei Maestri Bunetto, e dalle movenze di Luciana Spagnolo nella raffigurazione del ritorno di fiamma.

Chiude il Verga Film Fest con una serata ricca di momenti, tra cui quello dedicato al progetto di promozione culturale ideato dalla regista Rosanna Alberghina in collaborazione con i fratelli Bunetto, premiati per i testi di richiamo folkloristico, la proiezione della serie "Kastrati", ambientata all'epoca dei Cavalieri di Malta, presentata dall'executive chairman Albert Marshall del Council for Art and Culture, lo scambio di targhe tra il sindaco Vito Cortese e Karin Fitzgerald, tenente colonnello del Corpo degli U.S Marines, il Battaglione logistico CLB-6 e il dott. Alberto Lunetta per il progetto "Marines Rusticani".

Riconoscimenti alla carriera per l'attore Riccardo Maria Tarci e il cantante Faisal Taher, mentre per il sociale sono stati premiati Padre Enzo Mangano per l’opera missionaria in Brasile, ed Eriberto Muscoso per l'attività di blogger nella denuncia delle barriere architettoniche.

Il contest dei cortometraggi è stato vinto dall’opera "Alhem" di Alessandra Pescetta. Un progetto al quale hanno cooperato Michele Agosta e Giusy Ferraro, Cettina Bellofiore e con il partenariato della Soffio di Luna Srl.