Il film "Loving Vincent" che verrà proiettato prossimamente nei cinema italiani, ma soltanto per tre giorni: 16, 17 e 18 ottobre, racconta la vita e la morte, ancora controversa, del genio dell'Arte di fine Ottocento, primo vero grande pittore espressionista, Vincent Van Gogh. La vicende umana e quella artistica di Vincent vengono raccontate attraverso i suoi dipinti e, soprattutto dai personaggi che vi sono rappresentati. Sono state utilizzate 120 opere che magicamente prendono vita nel film e attraverso le parole dei suoi amici, colleghi e parenti, raccontando le oltre 800 lettere che scrisse, si snodano i tragici eventi della sua tormentata esistenza che lo condussero a quella tragica e prematura scomparsa che tutti conosciamo.

Una vita misteriosa

La storia raccontata in questo film di animazione straordinario, diretto da Dorota Kobiela e Hugh Welchman, da essi stessi sceneggiato insieme a Jacek Dehne, inizia a Parigi nell'estate del 1891 quando Armand Roulin si accinge a consegnare a Theo Van Gogh, fratello di Vincent, una lettera in cui veniva comunicata la morte per suicidio del pittore. Successivamente Armand, pur essendo fiero della missione compiuta, resta sgomento alla notizia che Theo, affranto per la tragica scomparsa del fratello, è morto soltanto pochi mesi dopo aver appreso la notizia. A questo punto Armand, conscio di non aver compreso la complessità e la grandezza dell'artista e dell'uomo, si reca a Auvers sur Olise, dove Vincent ha vissuto nell'ultimo periodo della sua vita, per cercare di capire i tormenti della sua esistenza e in che modo questi lo abbiano portato a compiere il gesto estremo del suicidio.

Per poter comprendere questo interroga quelli che lo conobbero meglio di ogni altro: il Dottor Gachet ed Adeline Ravoux. Così scopre che l'esistenza del grande pittore è stata infelice e tormentata, a volte furiosa, ma anche sorprentendemente appassionata, pur restando avvolta in un velo di autentico mistero.

Il primo lungometraggio interamente dipinto a mano

Grazie all'ottima direzione della fotografia di Tristan Oliver e Lukasz Zal e le rigorose scenografie di Mattew Button, impeccabili anche i costumi di Dorota Roqueplo e le musiche di Clint Mansell, è stato possibile realizzare questo straordinario lungometraggio, il primo nella storia del cinema ad essere stato realizzato dipingendo rigorosamente a mano ogni singolo fotogramma.

Attraverso un riuscito connubio tra finzione cinematografica e storia dell'arte i quadri di Van Gogh si animano e prendono vita attraverso i 62.450 dipinti ad olio realizzati dai 90 artisti appositamente reclutati e provenienti da tutto il mondo, soprattutto dall'Europa. Al centro del film, dunque, la vicenda esistenziale di Vincent Van Gogh, ancora oggi, in gran parte, avvolta nel mistero, come ancora per molti versi misteriosa è condirata ancora oggi la pittura del maestro dell'espressionismo. Per alcuni può essere considerato un martire dell'arte, un eroe della lotta alle convenzioni, ma per altri deve essere considerato soltanto un artista folle. Ma la vera personalità di Van Gogh traspare dalle sue lettere, alle quali si sono ispirati gli sceneggiatori del film.

In una di queste egli scrisse testualmente: "Non possiamo che esprimerci e raccontarci che attraverso i nostri dipinti".

Dal mondo reale al mondo dipinto

In effetti siamo in presenza di un vero e proprio lungometraggio animato, ma per la precisione si tratta di un film realizzato con la tecnica della "pittura animata", il che significa che inizialmente è stato girato come un qualsiasi film con attori in carne ed ossa, ma che in una fase successiva, in postproduzione ogni fotogramma è stato trasformato in un dipinto ad olio. I personaggi principali, che hanno effettivamente vissuto all'interno dell'universo delle opere di Vincent, sono stati interpretati dagli attori: Douglas Booth (Armand Roulin), Eleanor Tomlinson (Adeline Ravoux), Jerome Flynn (il dottor Gachet), mentre lo stesso Van Gogh è stato interpretato dall'esordiente Robert Gulaczyk, finora esclusivamente attore teatrale.

Pertanto questo lungometraggio poetico e seducente, realizzato attraverso vari linguaggi, mescolando arte, pittura e tecnologia, che si è aggiudicato il Premio del Pubblico all'ultimo Festival di Annecy, costituisce l'ultimo grande contributo cinematografico alla comprensione di un artista che come nessun altro ha dato origine a così tante leggende.

Assolutamente da non perdere.

"Loving Vincent", animazione, Gran Bretagna, Polonia, durata 88' (2017)

In sala dal 16 al 18 ottobre